Senza categoria

Difficile estendere il tempo pieno al sud: non sempre le famiglie lo vogliono

Come era facilmente pevedibile l’operazione “più tempo pieno al sud” sta faticando a decollare.
E’ di queste ore la notizia (ne parla il quotidiano Repubblica) secondo cui la Sicilia dovrà restituire poco meno 100 posti dei 250 assegnati per attivare altrettante classi di tempo pieno.
I motivi sarebbe due: da un lato stanno emergendo difficoltà organizzative per mettere in funzione i servizi di mensa e dall’altro c’è il fatto che la richiesta delle famiglie è davvero modesta.
D’altra parte è del tutto comprensibile che in una regione con un basso tasso di occupazione femminile non vi sia una richiesta pressante di tempo pieno come accade invece al nord.
Sempre secondo quanto riferisce Repubblica i sindacati avrebbero chiesto all’USR assegnare i 100 posti non utilizzabili per “potenziare il tempo pomeridiano” già esistente e funzionante. Il Ministero avrebbe negato l’autorizzazione anche perchè non è ben chiaro cosa si intenda con il termine “potenziamento”.
Per la verità un problema analogo si era presentato in diverse province e regioni del sud quando nei primi anni 90 entrò in vigore la legge 148 che istituiva i “moduli organizzativi” (3 insegnanti per due classi) con l’obbligo però di far funzionare le classi anche per un paio di pomeriggi alla settimana almeno. In via provvisoria, stabiliva una circolare ministeriale, si sarebbe potuto concentrare tutto nell’orario antimeridiano.
In realtà la soluzione provvisoria continuò ad essere adottata per almeno 15 anni in moltissime scuole dove si finì per adottare orari faticosi (persino dalle 8,30 alle 14, in alcuni casi).
Vedremo come verrà risolto il problema in questa circostanza e se amministrazione e sindacati riusciranno a individuare soluzioni corrette che coniughino le esigenze occupazionali con la necessità di garantire una adeguata qualità del servizio scolastico.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024

Noemi: “I genitori si comportano da amici e sono i ragazzi fare gli adulti. Relazioni tossiche? Se ne dovrebbe parlare sui social”

La cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, classe 1982, ha rilasciato una lunga intervista a…

22/11/2024

Violenza di genere: per 8 italiani su 10 è un’emergenza che si deve affrontare (anche) scuola

Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato.…

22/11/2024

Violenza sulle donne e parole di Valditara, imbrattata sede del Mim: “Stufi di educare chi è responsabile dell’educazione”

La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito in viale Trastevere a Roma è stata…

22/11/2024

Allarme scabbia, due scuole chiuse in Puglia

Nuove segnalazioni arrivano dal Salento, dopo i recenti episodi di scabbia registrati nel carcere di…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, pubblicato il Dossier 2024 dell’INAIL: ci sono anche i dati degli infortuni di studenti e insegnanti

Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…

22/11/2024