Categorie: Generico

Difficoltà di apprendimento: ddl all’esame dalla Camera

Dopo quasi tre mesi di lavoro, il “Comitato ristretto” della Commissione Cultura della Camera ha concluso l’esame del disegno di legge sui disturbi specifici di apprendimento già approvato dal Senato e dalla prossima settimana il provvedimento verrà finalmente discusso direttamente in Commissione.
La sensazione è che il disegno di legge potrebbe andare rapidamente in aula ed essere definitivamente approvato prima della pausa estiva: il testo attuale, infatti, è il risultato di un lungo e complesso lavoro di confronto fra maggioranza e opposizione che va avanti da almeno un anno e mezzo.
Il provvedimento è costituito da 9 articoli (l’ultimo chiarisce che dalla applicazione della legge non possono derivare oneri per le finanze dello Stato).
L’articolo 1 sottolinea – molto opportunamente – che agli alunni che soffrono di disturbi come la dislessia o la disgrafia non si applicano le norme contenute nella legge 104: in altre parole i bambini dislessici non possono in alcun modo essere considerati disabili o handicappati.
Diversi passaggi della proposta di legge evidenziano invece la necessità che l’Amministrazione scolastica promuova e organizzi attività di formazione e aggiornamento rivolte al personale docente (ma con quali risorse non è chiarito, anche se è probabile che si continuerà ad attingere ai fondi dell’ormai esausto “pozzo” della legge 440/97).
L’articolo-chiave della proposta (il numero 5) prevede espressamente che “gli alunni con segnalazione diagnostica di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione”.
Nel concreto, secondo il ddl, le scuole dovranno attivare iniziative diversificate: si va dalla didattica individualizzata e personalizzata fino all’uso di tecniche compensative che potranno comprendere anche l’uso delle tecnologie informatiche e degli strumenti di apprendimento alternativi (“attivabili– recita testualmente la legge – a valere sulle risorse specifiche disponibili a legislazione vigente nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione”).
Al Senato il disegno di legge è già passato con il voto favorevole di tutti i gruppi parlamentare, anche se resta difficile capire come si riuscirà ad addossare alle scuole questo ulteriore impegno senza prevedere risorse specifiche.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Nel centenario di Danilo Dolci: nonviolenza, maieutica reciproca e l’immaginazione di un mondo più giusto

   Danilo Dolci nasceva cent'anni fa, il 28 giugno, a Sesana, che allora era italiana…

03/07/2024

Dispersione scolastica, gli anni più rischio terza media e primo superiore: perché i docenti tutor non arrivano? Il nostro direttore replica al Ministero

Nel ringraziare la dottoressa Carmela Palumbo, capo dipartimento del MIM, per le precisazioni inviate in…

02/07/2024

La formazione sul sostegno deve essere erogata dalle Università. Risposta alla Latini

Relativamente all’intervista rilasciata dalla Deputata Giorgia Latini, noi docenti precari di sostegno ci sentiamo di…

02/07/2024

Il docente non può pranzare scuola e a nessuno gliene importa…

Nel ringraziare La Tecnica della Scuola per l'interesse mostrato nella causa in questione, (vedasi https://www.tecnicadellascuola.it/settimana-corta-a-scuola-senza-buoni-pasto-e-a-discapito-dei-docenti),…

02/07/2024

Un calcolo matematico spiega perché i maschi non possono allattare

Non scherzate con la matematica: più si conosce, più si approfondisce e più ci si…

02/07/2024

Precari scuola, conviene richiedere la NASpI entro 8 giorni dalla scadenza del contratto

I docenti e ATA con contratto scaduto il 30 giugno possono presentare domanda di NASpI,…

02/07/2024