La situazione finanziaria delle scuole non è grave, è gravissima.
Ormai lo riconoscono anche molti parlamentari della stessa maggioranza anche quelli politicamente vicini al Ministro Fioroni.
E’ di questi giorni la notizia di una interrogazione a risposta orale in aula presentata dai senatori Walter Vitali e Albertina Soliani che chiama in causa non solo i ministri Fioroni e Padoa Schioppa ma lo stesso presidente Romano Prodi.
I due senatori dell’Ulivo chiedono al Governo quali provvedimenti intenda mettere in atto “per affrontare con urgenza la questione della ormai cronica insufficienza di liquidità finanziaria delle scuole, con le gravi conseguenze di difficoltà gestionali determinate per i dirigenti scolastici, per i docenti a cui non vengono pagate le supplenze e per le famiglie che non hanno alcuna certezza di continuità didattica”.
E sempre in queste ore dieci presidenti di altrettante associazioni regionali e provinciali delle Istituzioni scolastiche di (Piemonte, Lombardia, Friuli, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Campania, Sicilia) hanno sottoscritto un duro atto d’accusa nei confronti del Ministero.
I problemi evidenziati dalle Associazioni sono molteplici: si va dal fatto che le effettive esigenze relative al conferimento e al pagamento delle supplenze non sono affatto garantite dai parametri indicati nel DM n. 21/2007 all’ormai “storico” problema della Tarsu (tassa per la raccolta dei rifiuti) che le scuole non riescono a sostenere e che sta creando situazioni di grave contenzioso con gli Enti locali.
Senza contare che – sottolineano le Associazioni – le scuole aspettano ancora la copertura di spese già sostenute negli anni passati relative agli esami di Stato e al pagamento delle supplenze.
Per affrontare la questione, le Associazioni chiedono di essere ricevute quanto prima dal Ministro Fioroni e sottolineano la necessità che “vengano adottati con la massima urgenza i provvedimenti necessari per garantire una dotazione finanziaria che assicuri il funzionamento e lo sviluppo del servizio scolastico”.
Sono due prese di posizione autorevoli e significative che spiccano fra le decine di mozioni e lettere di protesta sottoscritte da genitori e insegnanti di molte scuole.
Ma il disappunto nei confronti delle scelte dei ministri Fioroni e Padoa Schioppa sta ormai dilagando e inizia ad entrare addirittura nelle aule dei consigli comunali; come a Torino, dove verrà prossimamente approvato un ordine del giorno per segnalare al Ministro la carenza di fondi per il pagamento delle supplenze e della Tarsu.