Personale

“Dillo al ministro”, basta col caricare i docenti del lavoro delle segreterie: ore e ore buttate a compilare fogli

È giunta l’ora di dire basta con l’affidare al corpo insegnante dei carichi di lavoro che con la docenza non hanno nulla che vedere e che, contratto alla mano, andrebbero svolti dal personale addetto alle segreterie scolastiche: lo chiedono diversi dei lettori che hanno aderito alla nostra iniziativa “Dillo al Ministro Fioramonti”, la quale ha lo scopo di mettere a conoscenza il neo ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti delle esigenze del mondo della scuola.

I diktat: innovare gli stipendi, ridurre la burocrazia

Ad argomentare a fondo la richiesta è stato il nostro lettore Paolo Pazzaglia, secondo il quale “è inutile parlare di innovazione didattica (tempi, spazi, tecnologie, modalità di interazione) se prima non si creano le condizioni necessarie per poter innovare gli stipendi (“dov’è la dignità di chi ha lottato per formarsi e dovrebbe essere modello per i giovani?”) e ridurre la burocrazia tra le funzioni dei docenti.

“Il lavoro degli insegnanti – sostiene il lettore – deve essere sgravato da tutta la burocrazia e da tutte quelle mansioni che sono di competenza delle segreterie o che possono essere automatizzate in digitale. Inoltre, devono essere eliminati tutti quei pesi che sono solo pura e semplice formalità: la documentazione relativa alle competenze ha raggiunto livelli di sconnessione da ciò che avviene nella realtà del tutto inverosimili: negli incontri collegiali i docenti passano ore a cercare strategie per compilare fogli e dare una apparenza di “regolarità”, anziché a creare e coordinare percorsi educativi”.

Presidi, segreterie e collaboratori al servizio del rapporto classe/docente

Pazzaglia parla, quindi, di “dirigenti scolastici, segreterie e collaboratori scolastici” che dovrebbero “essere al servizio del rapporto classe/docente; oggi, al contrario, tutto è di ostacolo a ciò che dovrebbe essere al centro, la didattica (della quale infatti non importa praticamente mai nulla a nessuno)”.

Il lettore si sofferma, quindi, su come si materializza l’eccesso di burocrazia sulle spalle dei prof e dei maestri. “Oggi i docenti – dice al ministro dell’Istruzione – devono segnare assenze, ingressi, uscite, giustificazioni, circolari, compilare maree di modelli (diversi da scuola a scuola e quasi sempre male se non malissimo strutturati) per uscite didattiche, progetti, competenze, alternanza… eccetera”.

Quei presidi che chiedono ai docenti di fare sorveglianza

Poi ci sono quei presidi che vogliono che “i docenti facciano sorveglianza: è ciò che più sta loro a cuore, e contano i minuti per farli correre nei corridoi e nei bagni. E i docenti hanno timore costante nel lasciare la classe per raggiungerne un’altra, per non parlare delle responsabilità nelle escursioni didattiche (che infatti sempre meno sono disposti a fare)”.

Il discorso si allarga: “Le scuole sono oggi imprese che si presentano al cliente, che devono macinare progetti, attrarre iscrizioni, e i docenti che vogliono solo insegnare perché vogliono farlo bene sono mal visti. Tutto questo deve finire. Gli insegnanti devono insegnare”, chiosa il lettore appellandosi alla volontà del ministro di introdurre delle norme che sgravino gli insegnanti da certi carichi di lavoro non attinenti alla loro professione.

Come aderire a “Dillo al ministro Fioramonti”

L’iniziativa si svolge principalmente sui nostri canali social: per far sentire la propria voce la Tecnica della Scuola ha infatti aperto un gruppo Facebook dove esprimere il proprio pensiero(CLICCA QUI PER PARTECIPARE).

Chi volesse partecipare alla nostra iniziativa, dando un contributo di idee e di proposte per migliorare la scuola italiana, può scrivere alla seguente e-mail: caroministro@tecnicadellascuola.it Le proposte saranno pubblicate.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Autonomia differenziata con 20 scuole diverse, l’Italia si spacca? Al via raccolta firme pro referendum: strada lunga ma Conte e i sindacati ci credono

A un mese esatto dalla approvazione della Legge 86/24 sull’autonomia differenziata, il Governo, capitanato del…

19/07/2024

Campania: abolito l’obbligo del certificato medico per il rientro scuola dopo cinque giorni di malattia

Il Consiglio regionale della Campania ha eliminato l'obbligo del certificato medico per il rientro a…

19/07/2024

Tfa Sostegno, troppi posti vuoti per infanzia e primaria: la denuncia dell’università di Genova

Un problema crescente nella scuola dell’infanzia e primaria in Liguria: ci sono più posti disponibili…

19/07/2024

Abusi sessuali su minorenni online e in presenza: docente di religione condannato 12 anni

Un'ex professore di religione, ex diacono ed ex dipendente dell'Istituto per il sostentamento del clero,…

19/07/2024

Ingresso gratuito per docenti: Casa delle farfalle, Planetario e altri luoghi dell’Etna. Ecco come richiedere la teacher card

Sei un docente appassionato di natura, scienza e innovazione? Desideri offrire ai tuoi studenti esperienze didattiche uniche…

19/07/2024

Provincia di Trento, selezione di docenti per insegnare in Tirolo: candidature entro il 22 luglio 2024

La Provincia autonoma di Trento ha pubblicato un avviso di selezione di insegnanti da assegnare…

19/07/2024