Al dimensionamento delle istituzioni scolastiche sembra non credere più nessuno, nemmeno il Ministero.
L’ultimo stop arriva addirittura dal sottosegretario Giuseppe Pizza che nella giornata del 3 novembre ha risposto alla Camera ad una interpellanza urgente proposta da alcuni deputati del Partito democratico.
“Chiediamo di sospendere l’applicazione di questa norma – ha detto l’onorevole Maria Coscia presentando l’interpellanza – e di aprire un tavolo di concertazione con le regioni e con la Conferenza unificata”.
“Chiediamo insomma di aprire un tavolo di confronto serio – ha aggiunto Coscia – per vedere come procedere in modo ragionevole”.
Inattesa la risposta del sottosegretario Giuseppe Pizza: “Convengo con l’onorevole interpellante che le operazioni relative ai piani di dimensionamento debbano essere svolte in tempi adeguati di consultazione tra i vari soggetti coinvolti, in modo da consentire che sui piani stessi venga raggiunta la più ampia condivisione possibile”.
E ancora: “Vorrei anche aggiungere che trovo fondate le motivazioni addotte dall’onorevole Coscia nella sua interpellanza e che – come Ministero – mi dichiaro pronto ad aprire in Commissione un tavolo in vista di un migliore e maggiore funzionamento del sistema scolastico”.
Le affermazioni di Pizza vanno lette anche nel contesto delle ultime vicende: pochi giorni fa (come riportato in un precedente articolo) le Regioni avevano approvato un documento per chiedere di rimodulare il dimensionamento sulla base di un piano triennale.
Senza dimenticare che in Commissione Cultura maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo sulla proposta di ridiscutere tempi e modi del dimensionamento delle scuole.
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