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Dimensionamento, le proteste dei docenti e del personale scolastico di una scuola piemontese

Il personale scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “8 Marzo” è in stato di agitazione ed è pronto ad assumere ulteriori iniziative qualora le istanze proposte non venissero accolte. Motivo: la netta contrarietà al dimensionamento che la Regione Piemonte è chiamata a deliberare, entro fine mese, dopo la riunione plenaria del 6 ottobre scorso nella quale la Città Metropolitana e gli Enti locali hanno espresso parere favorevole.

“È stata una decisione unilaterale, che non ha tenuto in alcun conto le nostre istanze” commentano i docenti e il personale ATA dell’Istituto Superiore “8 Marzo” fortemente preoccupati per il paventato dimensionamento che porterebbe all’istituzione di una scuola di circa 1.900 studenti, con un solo dirigente scolastico e un solo direttore dei servizi generali e amministrativi.

“Il dimensionamento – protestano i professori – rappresenta l’ennesimo taglio alla scuola pubblica analogo a quello in corso sulla sanità e sul welfare. La scuola avrebbe invece bisogno di investimenti e risorse: un provvedimento di questo tipo comporterebbe una riduzione del personale scolastico, carenze organizzative e di sicurezza”.

L’iniziativa scaturisce anche da una considerazione: si paventa spesso e da più fronti la necessità di accorpare le classi per contrastare il calo demografico, quando invece si potrebbe rispondere a un evento di questo tipo con la riduzione del numero di allievi nelle cosiddette “classi pollaio” e immaginare una didattica ancora più efficace per gli studenti del Terzo Millennio.

Tra l’altro – precisano docenti e personale ATA – l’Istituto Superiore “8 Marzo” è protagonista di un processo di crescita rispetto al numero degli allievi (che oggi sono circa 900) e di innovazione didattica, che coniuga l’utilizzo della tecnologia e delle moderne “didattiche per ambienti” con un’attenzione vigile al recupero delle carenze formative in un’ottica inclusiva.

Pertanto, i docenti chiedono che la loro voce, insieme a quella di studenti, famiglie e personale scolastico venga ascoltata e sollecitano una diversa soluzione da parte della Regione Piemonte e degli Enti preposti, invitando la cittadinanza e le Istituzioni a sostenere l’IIS “8 Marzo” nella rivendicazione della sua denominazione, identità e storia. Del resto quello dell’IIS “8 Marzo” sarebbe l’unico istituto superiore dimensionato in tutta l’area della Città Metropolitana, mentre è stata concessa deroga a tutti gli altri istituti.

Docenti, collaboratori scolastici e assistenti tecnici e amministrativi precisano che, qualora questo provvedimento non potesse essere impedito, continueranno a lavorare con passione ed entusiasmo per la crescita culturale e umana delle nuove generazioni e del territorio di Settimo Torinese.

Marta Scaccia a nome dei docenti e del personale scolastico dell’IIS 8 Marzo di Settimo Torinese

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