Categorie: Generico

Dimensionamento, per l’Anief il personale coinvolto deve essere reintegrato

Si stanno moltiplicando le interpretazioni alla sentenza della Corte costituzionale della scorsa settimana, sulla prevaricazione adottata dallo Stato nei confronti delle regioni proposito del dimensionamento coatto degli istituti d’infanzia, primaria e media inferiore: in attesa che viale Trastevere decida quale posizione assumere, nelle ultime ore si è espressa la Cisl Scuola, che ha sottolineato come la Consulta abbia chiarito che “lo Stato non può imporre alle Regioni di costituire obbligatoriamente istituti comprensivi, nè stabilire quale debba essere la loro consistenza in termini di alunni”, spiegando che “è legittima, però, la decisione dello Stato di non assegnare il Dirigente Scolastico agli istituti di dimensioni troppo ridotte”. Per il sindacato di Scrima, quindi, come già precedentemente rilevato su questa testata viene confermata la facoltà dello Stato “di fissare la soglia sotto la quale non si attribuisce la Dirigenza (e per gli effetti di successive integrazioni della norma di legge nemmeno il DSGA)”.
Di diverso avviso è l’Anief, che ha fatto notare come la sentenza dei giudici delle leggi sia così pregna di significato da permettere il via libera al reintegro di tutto quel personale scolastico, Dsga, Ata e docente, finito “in esubero nelle scuole dimensionate a seguito dei decreti assessoriali e regionali che razionalizzano la rete scolastica (da 10.213 a 8.017 scuole autonome) in applicazione dell’art. 19 comma 4 del D. L. 98/11”.
Il sindacato guidato da Marcello Pacifico ha intenzione ricorre in tribunale (c’è tempo fino al 18 giugno) e puntare dritto verso “l’autonomia delle 2.000 scuole dimensionate. La pronuncia della Corte costituzionale, infatti, permette – sempre secondo il sindacato autonomo – di poter adire il giudice per annullare i provvedimenti che cancellano migliaia di posti di lavoro”. A ricorrere, però, saranno solo i diretti interessati: quelli, per intenderci, che hanno subito un danno diretto dal dimensionamento deciso dallo Stato dimenticando la potestà regionale sulla materia. Ritrovandosi, a seguito di un provvedimento ritenuto oggi improprio, nelle “graduatorie definitive del personale soprannumerario”. L’invito a ricorrere è inoltre preventivo, poiché rivolto “anche i dirigenti delle scuole del primo ciclo, che perderanno la presidenza il prossimo anno”.
Una volta raccolti i ricorsi, l’Anief punterà ad “ottenere l’annullamento del decreto di dimensionamento”. Un obiettivo troppo alto? Staremo a vedere.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024

L’erede al trono di Norvegia arrestato per stupro: né patriarca né straniero

Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…

19/11/2024