Come abbiamo riportato in un altro articolo, si è svolta questa mattina alla Stazione Marittima di Napoli l’assemblea generale sulla scuola pubblica. Nel corso della manifestazione, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha svelato un’importante azione: “Abbiamo deciso di impugnare la decisione del governo sul dimensionamento scolastico davanti alla Corte Costituzionale. Siamo i primi a farlo e speriamo che altre regioni del Mezzogiorno ci seguano”.
Il governatore campano poi ha toccato un altro tema, quello dell’autonomia differenziata: “Pare che Calderoli ha tolto di mezzo dalla bozza ogni riferimento alla spesa storica, ma resta una finzione perché poi dice che sarà una commissione tecnico-politica a valutare come trasferire le risorse. Volete recuperare il divario sì o no? Alla fine arriveremo alla sostanza e giochi di prestigio non se ne possono fare”.
“Il nostro allarme sulla scuola pubblica inizia a produrre i suoi effetti. In legge di bilancio il Movimento 5 Stelle ha denunciato per primo la norma sul dimensionamento, che porterà al taglio del numero di scuole e di dirigenti scolastici già a partire dal prossimo anno. Una norma assurda, che punta a fare cassa sulla scuola privandone interi territori non solo al Sud ma anche in vaste aree montane e periferiche del Centro-Nord. Il ricorso alla Consulta annunciato da De Luca è di fatto una buona notizia, ci auguriamo che altri presidenti di regione non solo del Sud seguano questa strada a tutela dei propri territori e dei propri cittadini. La scuola pubblica è chiaramente sotto attacco: Valditara ha riesumato le gabbie salariali, la bozza sulle autonomie vuole spaccare la scuola pubblica in 20 sistemi scolastici differenti e il governo ha programmato tagli per 4 miliardi e la riduzione degli istituti. È il momento di fare fronte comune e di agire a difesa della infrastruttura democratica più importante della Repubblica”. Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato Barbara Floridia.
“Sin dal principio mi sono opposto al Piano di dimensionamento scolastico voluto dal governo Meloni, inviando, in qualità di presidente della commissione Aree interne, una lettera indirizzata al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e al Ministro per il Sud Raffaele Fitto. La Campania sarà una delle regioni più colpite dal provvedimento con 147 scuole in meno. Ma ancor più grave è la situazione che si creerà nelle aree interne, già colpite dall’aumento dei plessi spopolati a causa del crollo demografico”. Dichiara il consigliere regionale M5S e presidente della commissione Aree interne Michele Cammarano.
“Una scelta scellerata che si aggiunge alla legge sull’autonomia differenziata della Lega e alla volontà del ministro Valditara di differenziare gli stipendi della scuola sulla base del costo della vita. Invece di aumentare i salari dei nostri insegnanti questo governo va avanti con le sue proposte ideologiche che danneggiano il Sud. Per queste ragioni chiedo al governatore De Luca di intervenire con forza in conferenza Stato-Regioni in difesa della scuola pubblica e della dignità dei nostri docenti”.
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