Dimensionamento scolastico: modifiche solo su intesa stato, regioni, enti locali
“Grazie alla determinazione delle Regioni e degli enti locali in Conferenza Unificata le modifiche ai criteri per la programmazione della rete scolastica (il cosiddetto ‘dimensionamento’) saranno affidate ad un’intesa tra Stato, Regioni ed enti locali e non saranno – come prevedeva l’originario decreto del ministero della Pubblica istruzione – anticipate dal Governo.”
E’ quanto ha dichiarato Silvia Costa, Assessore all’Istruzione, diritto allo studio e formazione della Regione Lazio e coordinatrice della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni.
“Il recepimento di questa pregiudiziale delle Regioni da parte del Governo ci ha indotto a dare parere favorevole – ha sottolineato l’Assessore Costa – anche per l’accoglimento di significativi emendamenti: il mantenimento del tetto di venti alunni nelle classi dove sono inseriti disabili; la verifica pedagogica preventiva dell’anticipo dell’inserimento dei bambini di due anni e mezzo nella scuola dell’infanzia; la previsione di particolari misure di sostegno all’inserimento di studenti stranieri.”
“Infine, molto importante è il raggiungimento dell’intesa sull’edilizia scolastica, che vede il rispetto delle competenze regionali e degli enti locali, previste dalla legge 23/96, ma anche una forma di utile condivisione di responsabilità – di fronte a inadempienze o emergenze dello Stato – con maggiori risorse e attraverso i Prefetti e la Protezione civile” ha concluso l’Assessore Costa.