Dimensionamento scolastico Sicilia, il Collegio docenti dell’IC Milena-Campofranco dice NO
Il Collegio docenti dell’Istituto Comprensivo Milena-Campofranco della provincia di Caltanissetta si oppone al Dimensionamento scolastico della regione Sicilia che vedrebbe accorpate le loro istituzioni scolastiche ad altri Istituti comprensivi più grandi. I docenti di Milena e Campofranco fanno delle proposte alternative discusse e votate in Collegio dei docenti, scegliendo la proposta N.1 di seguito esposta.
VISTO
d.lgs. 297/94 all’art.7 comma 4;
Il provvedimento dell’assessorato dell’istruzione e della formazione professionale Regione Sicilia, n 1497 del 07 Aprile 2016 recante i criteri generali per la definizione della riorganizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2017/2018;
l’art. I lettera h “si eviteranno modifiche all’assetto istituzionale che comportino soltanto un semplice riequilibrio numerico,senza necessità funzionale;
l’art. 2 punto 3 che recita “la costituzione di Istituti di diverso ordine e tipo va realizzata nei casi in cui sia opportuno garantire la permanenza della sede dell’istituzione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento mantenendone di norma l’autonomia e la personalità giuridica: qualora le singole scuole non raggiungano gli indici minimi di riferimento saranno unificate orizzontalmente in istituti comprensivi e/o verticalmente in istituti omnicomprensivi, nel rispetto della progettualità e delle esigenze educative espresse dal territorio:”
l’art. 2 punto 6 del suddetto procedimento che recita: “Tenere conto all’interno dell’ambito territoriale scolastico provinciale delle condizioni socioeconomiche, dei collegamenti esistenti fra i vari centri, nonché delle affinità culturali e delle tradizioni locali”;
il Piano di Dimensionamento della Provincia di Caltanissetta 2019/20, che ha previsto dall’anno scolastico 2019/20 l’accorpamento delle sedi di Milena e Montedoro all’I.C. di Serradifalco e della sede di Campofranco all’I.C. “Leonardo Da Vinci” di Mussomeli;
vista la ventilata decisione di chiudere la sede I.P.I.A. di Campofranco e trasferire gli alunni alla sede “Hodierna” di Mussomeli;
appresa la notizia con la quale il comune di Mussomeli non rientra più nel novero dei comuni montani;
CONSIDERATO
che l’Istituto comprensivo Milena Campofranco è stato sottodimensionato nell’anno scolastico 2013/14 (art. 1 lett. I) e che non presenta situazioni di disfunzionalità;
che l’ I.P.I.A. di Campofranco raccoglie la popolazione scolastica dei Comuni di Milena, Campofranco, Sutera, Casteltermini e Mussomeli;
che l’ I.P.I.A. di Campofranco rappresenta un riferimento importante per tutta le comunità dei paesi del Vallone, e si è sempre distinto per la formazione, garantendo agli studenti in uscita di potersi immediatamente immettere nel mondo del lavoro, garantendo nel frattempo la possibilità di studio agli studenti economicamente svantaggiati;
che l ‘Istituto Comprensivo di Milena-Campofranco raccoglie la popolazione scolastica dei Comuni di Milena, Campofranco, Montedoro e Bompensiere, paesi dalla storia affine per cultura e tradizioni locali distanti e mal collegati con altre realtà scolastiche (distanza minima 25 -30 Km);
che tali affinità hanno permesso l’omogeneità dell’Istituto e la costruzione di una identità che vede lavorare insieme i docenti, il personale dei tre ordini di scuola dei quattro Comuni e le istituzioni locali, nella costruzione e realizzazione di un curricolo e di un’offerta formativa sempre più rispondente alle esigenze dell’utenza e ai cambiamenti della società, raggiungendo la piena funzionalità;
che l’C. di Milena-Campofranco rappresenta un riferimento importante per tutta la comunità dei quattro paesi e si è sempre distinto, per meriti riconosciuti ai propri alunni, per i risultati raggiunti, per i progetti all’avanguardia, per la preparazione attiva ed a passo con i tempi e per la sensibilità nei riguardi degli alunni in situazione di svantaggio.
che sono in gioco diritti costituzionali di primaria importanza, e che lo smembramento dell’I.C. Milena-Campofranco e il trasferimento dell’I.P.I.A. di Campofranco non consentirebbe agli alunni e alle loro famiglie le medesime opportunità di istruzione e servizi a disposizione dei cittadini dei paesi poco più grandi dei nostri, al fine di riaffermare un diritto all’apprendimento attraverso il quale si creano i presupposti dell’uguaglianza sostanziale;
che l’assetto di una scuola non può essere messo in discussione e ricambiato di frequente (la scuola per elaborare, omogeneizzare e attuare i piani dell’offerta formativa necessita di una certa stabilità nel tempo – Legge 107/2015 PTOF);
che la nuova strutturazione organizzativa atta a smembrare l’attuale I.C. di Milena-Campofranco e il ventilato trasferimento dell’I.P.I.A. di Campofranco, compromette la perdita di un equilibrio di un intero sistema, la progettualità improntata all’innovazione didattica con figure specifiche (Animatore digitale e team dell’animazione) la cui formazione comporta un certo impegno economico da parte del MIUR , la compromissione dei risultati formativi degli alunni, nonché i risultati attesi dalle attività programmate nei Piani di Miglioramento, Potenziamento e nel PTQF;
che lo smembramento dell’C. di Milena-Campofranco e il trasferimento dell’I.P.I.A. di Campofranco stravolgerebbe e comprometterebbe inevitabilmente la continuità didattico-educativa;
che il Piano regionale è ispirato a una prospettiva di medio/lungo termine condivisa e che l’C. di Milena-Campofranco e il trasferimento dell’I.P.I.A. di Campofranco ha raggiunto nel tempo una piena funzionalità, stabilità, omogeneità organizzativa, gestionale e didattica tra le realtà grazie alla proficua collaborazione tra gli operatori della scuola, noi famiglie e gli enti locali;
che già nel passato nel contesto di precedenti accorpamenti e razionalizzazioni le scuole di Sutera, dalla tipologia storica, ambientale e culturale affine ai comuni del nostro Istituto Comprensivo, è stata scorporata da Campofranco senza tenere conto delle esigenze dell’utenza, causando situazioni problematiche che hanno determinato lo spostamento di alunni di Sutera verso la Scuola Secondaria di 1^ grado di Campofranco, con la conseguente chiusura di alcuni plessi suteresi;
che l’I.P.I.A. di Campofranco condivide di già con l’I.C. di Milena-Campofranco non solo il medesimo bacino di utenza, bensì gli spazi esterni ed interni degli edifici scolastici e la palestra;
che a Mussomeli insistono già due Istituti Comprensivi, e che da ultime informazioni è venuto meno il requisito di comune montano che permetteva la sopravvivenza dei due Istituti Comprensivi con un’utenza inferiore ai 600 alunni;
che Milena ha una posizione geocentrica e facilmente raggiungibile dai comuni dell’attuale Istituto Comprensivo Milena-Campofranco;
che in Sicilia esistono già degli istituti omnicomprensivi e anche negli ultimi anni è stata autorizzata dal MIUR la formazione di nuovi istituti omnicomprensivi in aree svantaggiate, come ad esempio nel 2015 nel quartiere di Librino a Catania;
che Mussomeli, venendo meno il novero tra i comuni montani, non necessiterebbe di aiuti esterni da parte di altri comuni, ma che piuttosto potrebbe ricercare una soluzione all’interno del proprio comune, con il logico accorpamento semmai tra i due Istituti Comprensivi mussomelesi,
Propone
Proposta 1.
Proposta di costituzione di un Istituto Omnicomprensivo, formato dall’ Istituto Comprensivo di Milena- Campofranco, comprendente le scuole di Milena, Campofranco, Bompensiere e Montedoro, le scuole ricadenti nel comune di Sutera e l’I.P.I.A. di Campofranco, ricadente quest’ultimo, nel Comune di Campofranco con cui già si condivide il medesimo bacino di utenza, spazi esterni ed interni degli edifici scolastici e la palestra.
Questa soluzione organizzativa avrebbe i seguenti punti di forza:
– Eviterebbe lo smembramento dell’Istituto Comprensivo di Milena-Campofranco;
– Eviterebbe la chiusura dell’I.P.I.A. di Campofranco e il suo trasferimento a monte, a Mussomeli;
– Salvaguarderebbe l’omogeneità e la continuità pluriennale di due esperienze didattiche funzionali, quella del Comprensivo di Milena-Campofranco e quella dell’I.P.I.A. di Campofranco, aggregandole in un’unica realtà;
– Terrebbe conto dello svantaggio economico della zona, delle condizioni socioeconomiche e dei collegamenti esistenti fra i vari centri;
– Sarebbe pienamente rispettosa della territorialità e della popolazione anche in termini di spostamento e viabilità;
– Eviterebbe all’utenza e ai docenti i disagi provocatiti dall’accorpamento delle scuole di Campofranco a Mussomeli e di Milena e Montedoro a Serradifalco;
– Eviterebbe all’utenza e ai docenti i disagi provocatiti da due sedi centrali come Serradifalco e Mussomeli, posizionate geograficamente ai margini territoriali dei nuovi Istituti;
– Garantirebbe la stabilità dell’organico con una conseguente continuità didattica per i discenti.
Proposta 2.
Proposta di costituzione di un Istituto Comprensivo del Vallone, formato dall’ Istituto Comprensivo di Milena- Campofranco, comprendente le scuole di Milena, Campofranco, Bompensiere e Montedoro con l’aggiunta dell’attuale Istituto Comprensivo “F. Puglisi” di Serradifalco.
Questa soluzione organizzativa avrebbe i seguenti punti di forza:
– Eviterebbe lo smembramento dell’Istituto Comprensivo di Milena-Campofranco; – Salvaguarderebbe l’omogeneità e la continuità pluriennale di due esperienze didattiche funzionali, quella del Comprensivo di Milena-Campofranco e quella dell’Istituto Comprensivo “Puglisi” di Serradifalco, aggregandole in un’unica realtà, con una sede centrale, Milena;
– Terrebbe conto della posizione geografica della sede centrale di Milena rispetto ai paesi facenti parte del nuovo comprensivo del Vallone: dovendo rispondere agli obblighi economico- legislativi, sarebbe infatti meno dispendioso e quindi più economico che fosse spostato un solo paese, Serradifalco, invece che ben 4 comuni (Milena, Campofranco, Bomprensiere e Montedoro);
– Terrebbe conto dello svantaggio economico della zona, delle condizioni socioeconomiche e dei collegamenti esistenti fra i vari centri;
– Sarebbe pienamente rispettosa della territorialità e della popolazione anche in termini di spostamento e viabilità verso la sede centrale;
– Eviterebbe all’utenza e ai docenti i disagi provocatiti dall’accorpamento delle scuole di Campofranco a Mussomeli e di Milena e Montedoro a Serradifalco;
– Eviterebbe all’utenza e ai docenti i disagi provocatiti da due sedi centrali come Serradifalco e Mussomeli, posizionate geograficamente ai margini territoriali dei nuovi Istituti;
– Garantirebbe la stabilità dell’organico con una conseguente continuità didattica per i discenti.
Tutto ciò al fine di:
– evitare il depauperamento dei servizi e il mantenimento dei diritti dell’utenza di una vasta area dei piccoli comuni del Vallone;
– garantire un processo di continuità educativa e didattica, di orientamento in uscita e di qualità dell’offerta formativa, nell’ottica di una vision attenta ai processi di crescita personali, sociali e culturali dei ragazzi e di un’adeguata stabilità nel tempo dell’Istituzione scolastica.