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Dimensionamento: solo in Sicilia verranno accorpate 42 scuole

La Sicilia potrebbe pagare davvero un alto tributo per l’attuazione del dimensionamento scolastico: pur attuando quella maggiore flessibilità sui tagli concessa dal Governo alle Regioni durante l’accordo a Roma dello scorso 29 gennaio, il piano inviato in questi giorni dal Governatore siciliano al Ministero dell’Istruzione prevede che con l’avvio dell’a.s. 2009/10 saltino ben 42 presidenze scolastiche (con relativi Dsga e staff di assistenti amministrativi).
Gli accorpamenti maggiori, derivanti evidentemente dal tasso di natalità in diminuzione, dal calo di iscritti e dai flussi emigratori in aumento, verranno effettuati negli istituti comprensivi e nelle scuole medie inferiori (dove complessivamente si prederanno 27 amministrazioni). Ci sono poi 7 dirigenze in meno nei circoli didattici. Mentre risultano più contenuti gli effetti sulle medie-superiori, dove non verranno toccati licei e tecnici: ad essere uniti saranno solo 8 istituti professionali.
Secondo alcuni sindacalisti si sarebbe potuto stilare un piano con numeri molto più contenuti: non si sarebbe salvaguardata, in particolare, la titolarità a quelle scuole collocate nei quartieri a rischio (un esempio su tutte la Scuola Media Verga di Palermo). “Il dramma umano dell’utenza che sarà privata della propria scuola – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief – si unisce a quello del personale docente, di segreteria e di presidenza. Questo è un primo passo verso la rinuncia della società civile all’obbligo di istruzione al di là delle finte battaglie contro la dispersione scolastica o il disagio giovanile”.
La città più sacrificata in assoluto sarà Messina, con 11 scuole accorpate, seguita da Palermo (10),  Catania (9), Agrigento (4), Siracusa (3), Enna (2), ed infine Ragusa, Trapani e Caltanissetta con un solo istituto assorbito da un equivalente con maggiori iscritti.
Il documento, concordato con i sindacati, prevede comunque anche alcuni aspetti positivi: come l’istituzione in tutte le province dell’isola di centri per l’istruzione degli adulti; oppure lo sdoppiamento di alcuni licei con tantissimi iscritti, come il Benedetto Croce o il Regina Margherita a Palermo. Basteranno a mitigare la delusione per i tanti accorpamenti?
 
Alessandro Giuliani

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