Nell’Eurozona, inoltre, i giovani (under 25) senza lavoro erano a marzo il 23,7%, in Italia il 42,7% rispetto al 42,8 di febbraio. Per Eurostat, in Italia il picco della disoccupazione giovanile è stato toccato a gennaio (42,9%) ma il tasso medio – che colloca il nostro Paese al terzo posto nell’Eurozona alle spalle di Spagna (53,9%) e Cipro (43,2%) – è rimasto comunque ben superiore a quello di un anno prima, quando fu del 39,6%. Nell’insieme dei 28 Paesi Ue la disoccupazione a marzo si è attestata al 10,5%, lo stesso livello del mese precedente e in flessione rispetto al 10,9% del marzo 2013. Quella giovanile si è fermata al 22,8% rispetto al 23,5% di un anno fa. Secondo i dati Eurostat, le persone senza lavoro nell’Unione europea erano complessivamente a marzo poco meno di 25,7 milioni, di cui 18,9 nell’Eurozona. Rispetto al mese precedente i disoccupati sono risultati essere 66 mila in meno nell’Ue e 22 mila nei 18 Paesi dell’area euro che salgono rispettivamente a 929 mila e 316 mila se confrontati con i dati di marzo 2013.
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