Le dimissioni del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, sono piombate sul governo Conte proprio il giorno di Natale. Una decisione forte, ma assolutamente coerente con quanto detto da Fioramonti nei primi giorni di governo: “Se non ci saranno tre miliardi di euro per scuola e università me ne andrò”. E alla fine, per l’istruzione, nella Legge di Bilancio, i fondi stanziati sono solo due. Fioramonti, coerentemente a quanto detto, ha rassegnato le dimissioni.
Una scelta condivisa anche dai lettori della Tecnica della Scuola. Nel sondaggio lanciato nel giorno di Santo Stefano sulla pagina Facebook, il 76% degli utenti si è detto d’accordo sulle dimissioni presentate. Per il restante 24%, invece, la scelta non è quella corretta. Più di 180 i commenti al post: c’è chi è d’accordo con la decisione di Fioramonti, altri, invece, lo accusano di aver mollato quando c’era davvero bisogno di insistere.
Definite le Dotazioni Organiche del Personale Docente ed Educativo per l'Anno Scolastico 2025/2026Con la nota…
Sono aperte fino al 30 aprile le iscrizioni per il concorso “Cento linguaggi per l’educazione”…
Il personale della scuola, al fine di gestire impegni personali, senza la necessità di richiedere…
Un nostro lettore, in una nota indirizzata alla nostra redazione, ci ha chiesto cosa prevede…
Sarebbe imminente la pubblicazione delle modalità di iscrizione e di svolgimento dei corsi di sostegno…
Ci sono i primi risultati (ancora non ufficiali) relativi alle elezioni RSU svoltesi la scorsa…