Le dimissioni del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, sono piombate sul governo Conte proprio il giorno di Natale. Una decisione forte, ma assolutamente coerente con quanto detto da Fioramonti nei primi giorni di governo: “Se non ci saranno tre miliardi di euro per scuola e università me ne andrò”. E alla fine, per l’istruzione, nella Legge di Bilancio, i fondi stanziati sono solo due. Fioramonti, coerentemente a quanto detto, ha rassegnato le dimissioni.
Una scelta condivisa anche dai lettori della Tecnica della Scuola. Nel sondaggio lanciato nel giorno di Santo Stefano sulla pagina Facebook, il 76% degli utenti si è detto d’accordo sulle dimissioni presentate. Per il restante 24%, invece, la scelta non è quella corretta. Più di 180 i commenti al post: c’è chi è d’accordo con la decisione di Fioramonti, altri, invece, lo accusano di aver mollato quando c’era davvero bisogno di insistere.
Che il ministro Valditara abbia introdotto dall’alto il divieto dell’uso del cellulare a scuola è…
La scuola italiana non riesce ad ottenere l'esito atteso rispetto a quella che dovrebbe essere…
“Nel Paese di Giorgia Meloni bisogna sempre premiare il merito, soprattutto nella scuola, a meno…
Al via la valutazione e validazione delle domande presentate per le graduatorie di istituto e…
I bambini sono seduti comodamente sulle loro sedie, disposte in un ampio cerchio: due bambinetengono…
Gli sviluppi della vicenda dalla docente di Rovigo che nel 2022 era stata oggetto di…