Veronica Bella è una studentessa che si è diplomata in questi giorni all’Istituto tecnico “Majorana” di Grugliasco, in provincia di Torino.
La sua storia merita di essere raccontata perché nel corso dell’ultimo anno lei ha frequentato il 4° anno dell’indirizzo di automazione ma al tempo stesso si è preparata per sostenere l’esame di Stato.
Come è nata l’dea di fare l’esame con un anno di anticipo?
Per la verità la proposta mi era già stata fatta alla fine del terzo anno in modo che io potessi pensarci.
Diciamo che i miei insegnanti pensavano che io avessi le carte in regola per fare questo tentativo.
Durante il 2023/24 ho frequentato le lezioni del quarto anno, a giugno ho passato lo scrutinio e poi dopo qualche giorno ho iniziato le prove finali.
Ma il programma dell’ultimo anno come lo hai svolto?
Principalmente l’ho fatto per conto mio ma ho anche ricevuto qualche aiuto da professori di quinta che mi hanno passato materiali di studio e dispense.
Quali sono le materie caratterizzanti del tuo indirizzo?
Ci sono sistemi automatici, tecniche di progettazione dei sistemi elettrici ed elettronici ed elettronica.
Poi ovviamente ci sono tutte le materie che si fanno negli istituti superiori come italiano, matematica, storia e inglese.
A conti fatti perché hai accettato la proposta che ti era stata fatta?
Diciamo che non mi spiaceva la possibilità di potermi iscrivere all’Università un anno prima, ma soprattutto sono stata stimolata dall’idea di ingaggiare una sorta di sfida con me stessa. Anche perché in caso non fossi stata in grado di farcela comunque non avrei perso nulla.
E la sfida l’hai vinta alla grande, perché hai avuto il massimo dei voti.
Mi incuriosisce una questione: come è andata quest’anno nel rapporto con i tuoi compagni di classe? Ti hanno considerata la “secchiona” della classe?
Assolutamente no, sono stati tutti molto positivi e mi hanno molto sostenuta per tutto l’anno.
Per la prova di italiano, quale traccia hai scelto?
Ho scelto il testo argomentativo sul silenzio perché mi pareva interessante affrontare il tema del silenzio con elemento di condivisione. Il silenzio permette davvero di condividere, senza sovrastare gli altri. Credo che dovremmo imparare ad ascoltare in silenzio le persone con cui ci confrontiamo. Molto spesso a me piace ascoltare più che parlare.
E adesso quali sono i tuoi programmi futuri?
Penso di cambiare totalmente rispetto a quanto ho studiato finora.
Vorrei frequentare il DAMS; per 4 anni ho seguito le mie attitudini tecniche ma ora vorrei accrescere di più la parte artistica, una parte che mi è venuta un po’ a mancare ma che in realtà mi affascina molto. In particolare vorrei occuparmi dell’ambito letterario, ma anche di quello cinematografico e musicale.
Ti piacerebbe fare la regista?
Sì, sarebbe un sogno. D’altronde credo che per fare il regista ci vogliano anche basi tecniche, occorre lo affrontare le questioni usando i metodi del problem solving.
Per intanto come pensi di usare la pausa estiva?
Sicuramente un po’ mi rilasserò e poi penso di sviluppare le mie passioni e i miei hobby come per esempio la musica; ma vorrei anche impegnarmi nel volontariato e quindi cercherò qualche contesto in cui potermi inserire.