Il diploma di maturità conseguito in quattro anni non è inferiore a quello raggiunto con il tradizionale quinquennio e permette ai giovani di mettersi in gioco prima, come avviene in altri Paesi: a sostenerlo, il 19 aprile, sono stati i docenti degli Istituti Fiorini Pantani di Busto Arsizio, in provincia di Varese, promotori del Liceo internazionale quadriennale a sei anni dalla sua introduzione sperimentale.
Quasi 200 le scuole ammesse alla sperimentazione
L’istituto lombardo ha precorso i tempi, nel 2013, insieme al Liceo Carli di Brescia e al San Carlo di Milano: le scuole autorizzate al percorso ridotto di 12 mesi sono con il tempo aumentate, prima salendo a 11. Con l’anno in corso sono diventate addirittura 192 gli istituti ammessi alla sperimentazione quadriennale delle superiori.
Secondo l’analisi-focus a degli Istituti Fiorini Pantani, dalla quale risulta che “la sfida è vinta”, i quattro anni di corso garantiscono una formazione analoga agli altri, con il vantaggio dell’anticipazione di esperienze formative per i giovani”.
I promotori del progetto sostengono, inoltre, che la riduzione del percorso, con valore legale come avviene all’estero, con tanto di percorso di competenze e di un curriculum certificato, consente oggi di affrontare lo studio universitario o il lavoro come i corsi quinquennali.
Ore ridotte di meno di un terzo
Alla Fiorini Pantani hanno aggiunto la possibilità di prendere un doppio diploma, quello della High School Usa, via on line con la Mater Academy. E proprio ad aprile una sua iscritta, Angelicarosa Cascone, è risultata studentessa del mese.
“Fra le facoltà scelte dai ragazzi prevalgono quelle economiche seguite, più o meno a pari merito, da quelle scientifiche o giuridico-sociali – ha detto il direttore Mauro Ghisellini -. Non è vero che studiare in quattro anni crea una minore preparazione anche perché le ore frequentate sono inferiori al massimo di un terzo. Gli studenti invece sviluppano prima le loro potenzialità e concorrono da subito con i colleghi Ue ed extra-Ue. I risultati sono eccellenti”.
Le critiche al progetto
L’avvio della sperimentazione dei licei quadriennali, autorizzati dal Miur, ha tuttavia fatto riscontrare anche molte critiche: soprattutto, il fatto di condensare su quattro anni i contenuti previsti per un lasso di tempo canonico, viene considerato come una “scorciatoia” che rischia di ridimensionare ulteriormente i livelli di conoscenze e competenze acquisite dagli studenti in uscita.
Anche il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha avuto da ridire.
Il Cspi, in particolare, avrebbe preferito una migliore distribuzione geografica degli istituti certificati a rilasciare il diplomano in soli quattro anni.
Inoltre, il Cspi ha parlato di snaturamento della selezione: se il bando parlava solo di 100 scuole, e già erano il doppio rispetto alle 50 ipotizzati dall’ex ministra Stefania Giannini, non si capisce perché comprendere le altre richiedenti eliminando di atto il fattore competitivo e selettivo,