Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, nelle prossime ore firmerà il decreto per la sperimentazione della scuola breve: 100 istituti superiori, in prevalenza licei, ma anche tecnici e professionali, concluderanno l’iter in quattro anni rispetto che cinque. Facendo diplomare i ragazzi a 18 così come avviene negli altri paesi europei. Già nel 2010 era partita una prima sperimentazione con 11 istituti. Ora il Miur fa sul serio con 100 scuole.
Si parte da settembre 2018. La partecipazione sarà su base volontaria. Per candidarsi, le scuole dovranno dimostrare la qualità della propria offerta formativa specie sul piano dell’innovazione, dell’utilizzo delle tecnologie e attività laboratoriali.
Inoltre, tra i requisiti per candidarsi, sarà data molta importanza alle scuole che presentano sin dal terzo anno, il potenziamento del CLIL, ovvero l’insegnamento di una disciplina in lingua straniera, e un percorso di alternanza scuola – lavoro ben ottimizzato. La sperimentazione non prevede, per le prime classi che vorranno candidarsi, un numero di studenti superiore alle 25 unità e un minimo di 15, con i genitori chiamati a compilare la domanda di partecipazione. Le ore di lezioni si allungheranno e anche il calendario scolastico sarà diverso.
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