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Diplomarsi alla scuola serale: l’importanza dello studio da adulti

Diego C. e Sergio Z, rispettivamente, classe 1949 e 1967, entrambi residenti a Torino, hanno molte cose in comune oltre il luogo di vita, hanno infatti entrambi appena conseguito il Diploma di Perito in Amministrazione Finanza e Marketing, il primo con la valutazione di 100/100 e il secondo con 100/100 e Lode al termine del corso serale che hanno regolarmente e con successo frequentato. La loro, come quella di tanti adulti che rientrano nel mondo dell’istruzione dopo tanti anni, conferma non solo il valore sociale e culturale delle scuole serali, ma anche quello dell’apprendimento che dura tutto l’arco della vita.

Quella che segue è una veloce intervista ai due neo-ragionieri, che volentieri hanno risposto ad alcune domande, che, come vedremo, raccontano due storie di impegno e perseveranza.

Quali motivi l’hanno spinta a riprendere gli studi e dopo quanto tempo?

Sergio Z.: Dopo i primi anni dal mio abbandono giovanile, ai tempi pensavo ad altro e non avevo capito molto del valore dello studio nella vita; mi sono dedicato negli anni ad una mia cultura personale, ma a circa 50 anni sono diventato disoccupato e poiché, quasi tutti i tipi di lavoro richiedono come requisito il possesso di un diploma di scuola secondaria ho pensato che avrei potuto riprendere gli studi e conseguire quel prezioso titolo.

Diego C. Il motivo principale è che mi sono ritrovato tanto tempo a disposizione da dedicare solo a me stesso ed alla mia famiglia. Avevo dovuto interrompere gli studi nel maggio del 1966 a seguito del decesso di mio padre e pochi giorni dopo ero già impiegato presso un’officina metalmeccanica. Negli anni successivi ho tentato di riprendere gli studi al serale, ma non riuscivo a seguire le lezioni perché impegnato in orari di straordinari nell’azienda dove ero impiegato. Poi negli anni dell’autunno caldo 68/69 sono stato coinvolto nell’attività sindacale e politica in modo totale. Sono diventato funzionario sindacale nel ’77 ricoprendo incarichi dirigenziali anche nazionali fino alla pensione, dopo 42 anni di attività.

Quali differenze ha trovato nel percorso di studio da adulto, rispetto all’epoca in cui andava a scuola da ragazzo?

Sergio Z.: Due persone diverse per due momenti diversi. Se potessi tornare indietro nel tempo cercherei di spiegare al me stesso giovane e insofferente a disciplina e regole, quanto sbagliato sia rinunciare alla propria istruzione seppur incanalata in programmi e istituzioni scolastiche che non sono personalizzabili a proprio piacimento.

Diego C.: La classe a cui ero iscritto nel mio primo tentativo di riprendere gli studi era costituita da ragazzi figli d’immigrati dalle varie regioni italiane, non vi era presenza di stranieri. Nel corso che ho appena concluso, quello che mi ha colpito è stata la varietà della composizione degli alunni sia per età che per origini dei tanti paesi di provenienza. Il serale è l’ultimo tentativo per avviare un percorso d’integrazione nel mondo del lavoro, ma è anche un percorso d’integrazione e di cittadinanza.

Come si vive il successo scolastico da adulti?

Sergio Z.: Onestamente rimane un retrogusto amaro pensando al fatto di non avere fatto prima, o a suo tempo, la scelta più opportuna. Non mi aspettavo certo di ottenere una valutazione finale così alta. Vorrei ribadire la mia ammirazione per tutti coloro che hanno completato il percorso scolastico avendo un impegno lavorativo. Sono purtroppo disoccupato da qualche anno e proprio non riesco ad immaginare come avrei potuto studiare lavorando.

Diego C.: Il successo scolastico per me, che l’ho intrapreso con l’intento di completare la mia formazione, mi ha dato conferma dell’esperienza maturata nel corso della mia attività lavorativa.  Mi ha sicuramente stimolato a continuare nella ricerca di quel percorso culturale che ho sviluppato da autodidatta, ma che non mi aveva dato sufficienti strumenti di conoscenza delle materie che invece ho acquisito frequentando la scuola.

Consigliereste il percorso di scuola serale? Perchè?

Sergio Z.: Personalmente sono stato molto contento di avere avuto tanti giovani compagni che si sono decisi a recuperare il loro percorso scolastico e ancora di più nel sapere della loro determinazione a proseguire gli studi a livello universitario. Consiglierei sicuramente questo passo a chi ha energie e si sente di mettersi alla prova e se gli orari di lavoro lo permettono, è sicuramente un buon investimento delle proprie risorse.

Diego C.: Certo che consiglierei la frequenza dei corsi scolastici serali, come ho sempre fatto suggerendo di non abbandonare i percorsi formativi e di concludere con l’acquisizione di attestati o diplomi non solo per l’inserimento nel mondo del lavoro, ma per avere una valutazione esterna delle proprie competenze.

Carmelina Maurizio

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