Dopo l’incontro del 16 gennaio, che ha visto una fumata nera in merito ai diplomati magistrale, nel pomeriggio del 17 gennaio il Ministero dell’Istruzione incontrerà gli altri sindacati della scuola, fra cui Cub Scuola, che ha ben chiare le questioni da sottoporre a Viale Trastevere.
Il sindacato guidato da Cosimo Scarinzi intende portare un’informazione chiara e precisa a tutti i soggetti coinvolti, specie per quanto riguarda le “responsabilità nelle decisioni e i criteri seguiti per decidere che ha determinato l’attuale disastro sociale”.
Ma soprattutto, il sindacato porterà davanti al Miur le ragioni per cui i i docenti di ruolo devono restare tali, così come chi è entrato in GaE deve avere la possibilità di restarci.
Nello specifico, il sindacato riassume in 4 punti le richieste che farà all’amministrazione:
1. Docenti in ruolo con anno di prova superato: considerare il superamento di tale periodo, documentato da certificato, come idoneità derivante da concorso.
2. Docenti con anno di prova in corso: da considerarsi come sopra al termine del superamento dell’anno di prova.
3. Docenti con ruolo accantonato in attesa di sentenza di merito: preservare il diritto al posto assegnato in quanto l’amministrazione individuando tali docenti li ritene idonei all’impiego.
4. Docenti in Graduatorie a Esaurimento, in Graduatorie di Istituto o in nessuna graduatoria con titolo di diploma magistrale: collocazione in base al punteggio di servizio in un’apposita graduatoria per le immissioni in ruolo GAE o similari.
Tuttavia, la Cub scuola fa sapere che, se dovessero essere disattese tali richieste continuerà la mobilitazione “con tutti i mezzi necessari dai presidi alle manifestazioni, dagli scioperi alla dimissione da tutti gli incarichi e a quanto l’intelligenza e la fantasia delle colleghe e dei colleghi saprà elaborare”.
All’incontro del 17 gennaio ci saranno anche i Cobas di Piero Bernocchi, che nei giorni scorsi hanno chiesto un decreto legge ad hoc, come soluzione al caso dei diplomati magistrale: “Il Governo deve emanare un decreto-legge che sani una volta per tutte la situazione: non è più tollerabile che i diritti dei lavoratori/trici vengano decisi con sentenze ‘tribunalizie’, contraddittorie, illegittime e strumentali”.
Anche i Cobas, come Cub Scuola, propongono di far mantenere il ruolo a chi ha superato l’anno di prova o chi lo farà entro quest’anno. Inoltre, il sindacato guidato da Bernocchi chiede la permanenza nelle GAE, in base al punteggio acquisito, di tutti/e i/le docenti con relativo scioglimento della riserva, oltre alla riapertura delle GAE, in tutti gli ordini di scuola, per tutti/e i/le docenti in possesso di abilitazione (diplomati magistrale con titolo conseguito entro l’a.s. 2001/2002, laureati in Scienze della Formazione Primaria vecchio e nuovo ordinamento, PAS, TFA, ecc.). Infine, il sindacato di base chiede l’immissione in ruolo dei precari con 3 anni di servizio presso le scuole di ogni ordine e grado.
Certamente, dopo l’incontro del 16 gennaio con i sindacati confederali in cui è stato chiaramente esplicitato che il parere dell’Avvocatura di Stato non arriverà prima di metà marzo, e che fino a quel momento il Ministero non si esprimerà, pare piuttosto difficile ottenere qualcosa. Inoltre, bisogna ricordare che l’amministrazione ha già fatto intendere un orientamento, seppur teorico e per nulla confermato, ovvero quello del corso concorso ad hoc per i diplomati magistrale. Ma tutto, ricordiamo, è ancora possibile.
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