Il 31 luglio, alla Camera, è iniziato l’esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese (C. 924).
Il “decreto dignità” dedica l’emendato articolo 4 – che alleghiamo nella versione portata in Aula – alla questione dei diplomati magistrale, alla continuità didattica degli studenti e al reclutamento dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria.
Lo Snals, in una scheda pubblicata sul proprio sito, fermo restando l’approvazione del decreto senza modifiche, fa il punto chi può partecipare al concorso straordinario e chi al concorso ordinario.
Possono partecipare al concorso straordinario i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali.
La partecipazione al concorso, relativamente ai posti di sostegno, è consentita a coloro i quali siano in possesso dei succitati requisiti più il titolo di specializzazione (anche conseguito all’estero e riconosciuto in Italia).
Il concorso si articola in:
una prova orale non selettiva (massimo 30 punti);
valutazione titoli (massimo 70 punti).
Il concorso è bandito, ai sensi dell’articolo 400 del D.lgs. 297/94 e successive modificazioni e dell’articolo 1, comma 109 lettera b) e 110, della legge n. 107/2015, con cadenza biennale.
Possono partecipare al concorso i docenti in possesso dell’abilitazione, quindi i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria.
Per i posti di sostegno possono partecipare i docenti in possesso del titolo di specializzazione.
Il concorso ordinario si articola in:
un’eventuale prova-preselettiva;
una prova scritta (massimo 40 punti);
una prova orale (massimo 40 punti);
valutazione titoli (massimo 20 punti)
Per il superamento delle prove – scritta e orale – è previsto un punteggio minimo (28/40 sia per l’una che per l’altra).
Requisito due anni di servizio
In conclusione, per i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in SFP la partecipazione al concorso ordinario o a quello straordinario dipende dal possesso del requisito dei due anni di servizio: chi li ha maturati partecipa alla procedura straordinaria; chi non li ha maturati partecipa a quella ordinaria.
E’ successo di nuovo. Un’altra fotografia del Ministro Valditara è stata bruciata, a Roma, davanti…
Per otto italiani su dieci la violenza di genere è un fattore preoccupante: ritengono infatti…
Appartengo alla comunità di Docenti di Musica che segue indirettamente, in quanto già in ruolo…
L’ Avvocato Corrado Bonaduce, in qualità di difensore di fiducia della “donna terlizzese”, cui fa…
Egregio Direttore, mi capita spesso di leggere gli articoli sul suo giornale, le invio perciò…
La storia che vi raccontiamo ha dell'assurdo e scardina ogni elementare considerazione sul merito di…