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Diplomati magistrale, dopo la revoca dei ruoli si punta al concorso straordinario

Non si tratta certo di una sorpresa: la circolare Miur 45988 del 17 ottobre, non fa altro che confermare quanto annunciato in precedenza dal Ministero dell’Istruzione, ovvero in vista delle sentenze di merito dei diplomati magistrale in favore del Miur, i contratti tempo indeterminato e determinato dovranno essere revocati e trasformati in contratti a tempo determinato fino al 30 giugno 2019. Per questi docenti, pertanto, diventa prioritaria la partecipazione al concorso straordinario infanzia e primaria, il cui decreto è stato già firmato dal Ministro Bussetti. Adesso si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La revoca dei contratti

La circolare ministeriale rivolta agli Uffici scolastici regionali stabilisce che le immissioni in ruolo di tutti i diplomati magistrali destinatari di sentenze negative che stanno arrivando dopo la decisione del Consiglio di Stato del dicembre 2017 che ha chiuso loro le porte delle Ga, devono essere revocate e trasformate in supplenze annuali fino al 20 giugno 2019.

Tali modalità, ricorda l’Amministrazione, sono state condivise dall’Avvocatura Generale dello Stato dal momento che la disposizione di cui all’art. 4 del D.L. n. 87 del 2018 prevede “l’esecuzione delle decisioni giurisdizionali che comportano la decadenza dei contratti a tempo determinato o indeterminato stipulati…. con i docenti in possesso del titolo di diploma magistrale conseguito entro l’a.s 2001/2002”.

Si confermano fino alla loro scadenza naturale, pertanto, le supplenze conferite fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), ai docenti diplomati magistrali inseriti nelle GAE e Graduatorie di istituto di II fascia a seguito di sentenza non definitiva, poiché è di tutta evidenza che la clausola risolutiva espressa prevista dalla legge, in tal caso, non operi.

Infine, il Ministero precisa sulla nota del 17 ottobre, che che sia i docenti destinatari di sentenze a tempo determinato che indeterminato mantengono il diritto ad essere iscritti in II fascia delle Graduatorie d’Istituto e qualora non risultino già iscritti devono essere rimessi, con provvedimenti di codesti Uffici, nei termini per la presentazione alle scuole della domanda di inserimento e, comunque, sempre con la valutazione del punteggio dei titoli posseduti alla data prevista dal D.M. n. 374 del 1/6/17.

In seguito alle disposizioni, come abbiamo visto, c’è stato l’intervento critico di sindacati come Anief e Cub. I primi rilanciano il “ricorso per la conferma in ruolo di chi ha superato l’anno di prova o ha avuto un contratto al 31 agosto e lo avrà convertito d’ufficio al 30 giugno”. Mentre, il sindacato guidato da Cosimo Scarinzi, oltre a giudicare “una presa in giro” l’azione del Governo, ribadiscono la loro presenza in piazza, il 26 ottobre, ai cortei e ai presidi organizzati a Catania, Firenze, Milano, Napoli, Palermo,Taranto e Torino.

LEGGI LA CIRCOLARE MIUR

 

Il concorso straordinario infanzia e primaria: 12 mila posti in palio

Come sappiamo, la risposta del Governo per risolvere la situazione è quella del concorso straordinario infanzia e primaria, riservato appunto ai diplomati magistrale e non solo: potranno partecipare alla procedura:

–  i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali.

– La partecipazione al concorso, relativamente ai posti di sostegno, è invece solo consentita a coloro che siano in possesso dei succitati requisiti. Inoltre, per tali posti sarà necessario possedere il titolo di specializzazione (anche conseguito all’estero e riconosciuto in Italia).

Il concorso consisterà in una prova orale, il cui esito produrrà un punteggio ma nessuna esclusione.

 

Il decreto ministeriale del concorso: a che punto è?

Il decreto che regolerà il concorso è stato firmato, come detto, quindi l’attesa dei candidati sale a dismisura.

Il decreto ministeriale, in base all’iter previsto, deve essere registrato alla Corte dei Conti. In seguito, il decreto ministeriale, per quanto riguarda la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, seguirà lo stesso iter della pubblicazione di una legge, pertanto il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione, salvo che il testo stabilisca un termine diverso, questo entrerà in vigore.

Considerando la tempistica, si può presumere che tra la fine di ottobre ed i primi di novembre, il decreto potrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, anche se ovviamente non conosciamo l’esatto stato del decreto ministeriale.

A seguire, molto probabilmente a breve distanza, verrà pubblicato il bando del concorso straordinario infanzia e primaria.

Fabrizio De Angelis

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