“Su tutta la vicenda della sentenza del Consiglio di Stato mi sembra ci sia un allarmismo ingiustificato. Capisco la reazione di coloro che sono preoccupati e spaventati, ma è anche vero che ci siamo mossi subito per capire meglio i termini della questione”.
Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, rispondendo il 5 gennaio ad una domanda sullo sciopero, lunedì 8 gennaio, degli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia indetto a seguito della sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali.
“L’incontro di ieri con i sindacati (svolto il 4 gennaio n.d.r.) è stato importante, perché insieme abbiamo cercato di ricostruire la vicenda che va avanti da anni. Ora dobbiamo aspettare il parere dell’Avvocatura di Stato, quando avremo tutte le risposte convocheremo di nuovo le parti interessate e cercheremo di trovare delle soluzioni”.
Secondo la ministra dell’Istruzione, “l’eccessivo allarmismo sulla questione è dovuto anche ad una modalità che continua a non essere utile né agli insegnanti né alla scuola che è quella di vivere di corsi e ricorsi”.
Al momento, sulla vicenda, siamo fermi al parere che l’Avvocatura di Stato si accinge fornire la ministero dell’Istruzione, dopo la sentenza definitiva favorevole all’amministrazione: anche sulla scorta delle ultime dichiarazioni della stessa ministra dell’Istruzione, si fa sempre più plausibile la creazione di un corso-concorso ad hoc, per la categoria composta da oltre 43mila ricorrenti, da collocare parallelamente agli altri corsi formativi Fit previsti dalla riforma Renzi-Giannini.
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