Precari

Diplomati magistrale, il Miur ha salvato solo l’anno scolastico: licenziamenti in arrivo

Sta producendo i primi scricchiolii la decisione del Governo di mettere in stand by per 120 giorni il quadro della situazione dei diplomati magistrale: non avere minimamente ostacolato il corso delle sentenze, che seguiranno una ad una i dettami della riunione plenaria del Consiglio di Stato, e non avere preso alcuna posizione sul destino dei maestri, delegando tutto al volere del Parlamento, sta infatti portando ai primi licenziamenti dei diretti interessati.

Uil: il fondato rischio di cadere nella discrezionalità

Come quello prodotto dalla Corte d’appello di Salerno, che ha disposto l’esclusione dalle GaE di una maestra con diploma magistrale che, in servizio di ruolo per effetto della sentenza di primo grado, ora sarà licenziata. E poco importa se la maestra ha anche superato il periodo di prova annuale.

Sul caso si è soffermato Pino Turi, leader Uil Scuola, il quale si sofferma sul fatto che ora “l’amministrazione si trova nelle condizioni di licenziare, con una certa discrezionalità la docente che si potrebbe venire a trovare senza posto e senza reddito, già da domani. È pertanto palese l’inefficacia del decreto di ieri”, rileva il segretario generale della Uil Scuola.

“Non riusciamo a capire la soddisfazione del ministro Bussetti per una misura che crea disparità di trattamento tra persone, che pur avendo gli stessi requisiti, sono soggette ai tempi della giustizia e alla discrezionalità degli Uffici preposti ad adottare i provvedimenti”.

La soluzione la indichi il Governo

Il sindacato Confederale, quindi, chiede un intervento “urgente del ministro per presentare un’integrazione al  D.L. che dia, al Parlamento, una proposta organica per gestire l’intera fase della procedura: dall’avvio dell’anno scolastico per arrivare alla stabilizzazione del personale. Occorre dare immediate istruzioni agli Uffici decentrati per evitare disparità di trattamento, veramente inaccettabili”.

“Va data copertura – continua Turi – per tutti i 120 giorni e per tutti e contemporaneamente. Si presenti un decreto urgente che definisca il percorso di stabilizzazione che più volte è stato dalla UIL Scuola rivendicato con proposte chiare e fattibili che meritano una risposta. Il ministro non può limitarsi a vedere l’effetto che fa sul Parlamento e se sia in grado di legiferare efficacemente. Sarà sicuramente un atto che aiuterà il Parlamento ad approvare una legge utile per dare soluzione ad una vicenda sempre più surreale”, conclude il sindacalista.

L’avvocato: è paradossale

Anche per Marta Borghese, legale della maestra di Salerno con diploma magistrale destinata al licenziamento, occorre finirla con i rimandi di decisioni: “serve una legge molto chiara che stabilisca quale deve essere la sorte dei diplomati magistrali fino al 2001-2002″, ha spiegato all’Ansa la legale dopo la sentenza della Corte d’Appello campana che ha tirato via delle GaE la sua assistita.

“Pensare – ha continuato il legale – che il diploma magistrale può esser idoneo per svolgere supplenze brevi e non per insegnare di ruolo è paradossale. L’insegnamento non è sempre lo stesso?”. Su questo punto, però, francamente il Miur non può fare molto, visto che è stato già ampiamente trattato nelle aule di tribunale.

Non dimenticare i laureati in Scienze della formazione primaria

Inoltre, va sempre considerato che qualsiasi mossa sarebbe sotto la lente dei diretti concorrenti dei diplomati magistrale: migliaia di laureati in Scienze della formazione primaria, che scalpitano a loro volta per la stabilizzazione.

Lo sanno bene i sindacati. Come lo Snals Confsal, che ha già chiesto un incontro al ministro dell’Istruzione e della Ricerca e alle Commissioni Parlamentari competenti “nell’intento di trovare una soluzione politica tale da poter contemperare le aspettative dei diplomati non prevaricando i legittimi diritti dei laureati in scienze della Formazione Primaria e di coloro già inseriti a pieno titolo nelle graduatorie permanenti. Ecco – conclude – perché chiediamo una soluzione politica del problema”.

In 7mila legati dallo stesso triste destino

Fatto sta che se l’avvio dell’anno scolastico è salvo, come ha ribadito il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, lo stesso non si può dire per i diplomati magistrale ricorrenti, che con l’arrivo delle sentenze di merito verranno presto cancellati, uno ad uno, dalle graduatorie ad esaurimento. Tra loro, circa 6mila, forse anche 7mila, considerando le immissioni in ruolo dell’ultimo anno, sono addirittura già di ruolo.

Per loro, insomma, la strada appare segnata. E non è proprio quella che speravano, perché non porta in modo diretto al contratto a tempo determinato, ma, è questo l’indirizzo che dà il Miur, verso uno dei concorsi previsti dalla Buona Scuola. Su questo punto, il Parlamento dovrebbe prendere la decisione.

L’esito, al momento, appare scontato: fare svolgere ai maestri lo stesso percorso formativo annuale, il cosiddetto Fit, al termine di un colloquio davanti ad una commissione, previsto ad oggi dal decreto legislativo 59/17 solo per la secondaria. Così, come al “gioco dell’oca”, i maestri con diploma magistrale dovranno ripartire dal via e rimettersi in gioco.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024