Come scritto in precedenza, l’appuntamento è fissato per domani, 20 febbraio, quando si riunirà nuovamente l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, che dovrà decidere, di nuovo, in merito all’esito dei diplomati magistrale e il loro inserimento in GaE.
La VI sezione del Consiglio di Stato ha infatti ritenuto opportuno rivedere la questione, seguito dal presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, che ha valutato necessario rimettere all’Adunanza plenaria un altro ricorso in merito alla questione relativo ad un appello avverso una sentenza del Tar Latina.
I motivi che hanno spinto i giudici a tale azione, come abbiamo scritto in precedenza, si rintracciano nei seguenti quesiti:
– qual debba essere la definizione normativa dei DM che dispongono gli aggiornamenti;
– se la definizione dei DM quali atti generali per l’esecuzione della legge, comporti in caso di loro annullamento, la nullità dei successivi DM che dovessero riproporre le medesime clausole annullate;
– se di conseguenza viene meno ogni ipotesi di decadenza connessa a vicende pregresse;
– se il limite temporale del regime transitorio di validità abilitante del diploma determini eventuali decadenze e si riverberi sull’attualità dell’interesse azionato;
– se si possa escludere ogni ipotesi di conflitto tra la controversia relativa all’inserimento in Gae ed il concorso straordinario di cui al DL 87/2018.
E’ bene tuttavia specificare che tale sentenza avrà effetto su migliaia di diplomati magistrale, ma non riguarda l’intera platea. Infatti, ad attendere il verdetto del Consiglio di Stato sarebbero i docenti che hanno i procedimenti ancora pendenti, ovvero non sarebbero inclusi i docenti con sentenze passato in giudicato.
Inoltre, non sarebbero interessati neanche i soggetti le cui sentenze del Tar abbiano superato i sei mesi di tempo per l’impugnazione.
Considerato che in queste ore sui social si parla molto della nuova Adunanza Plenaria, proviamo ad immaginare quali potrebbero essere gli scenari possibili in base alla decisione dell’Adunanza Plenaria.
Nel caso in cui l’esito dell’Adunanza Plenaria dovesse essere positivo, per i docenti con diploma magistrale potrebbero “splancarsi” le porte della stabilizzazione: infatti, da un lato ci sarà la possibilità di inserirsi a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento, dall’altro ci saranno le graduatorie di merito per chi ha partecipato al concorso straordinario.
Tutto ciò andrebbe appunto in favore dei docenti con diploma magistrale, dato che le assunzioni, ricordiamo, vengono effettuate per il 50% dalle Graduatorie ad esaurimento, e per il 50% per le graduatorie di merito. Queste ultime però vedono in alcune regioni le graduatorie del concorso 2016 ancora piene, che pertanto avrebbero al momento la precedenza sulle nuove GMRE del concorso straordinario.
Risulta evidente che con l’inserimento in GaE la graduatoria del concorso straordinario passerebbe in secondo piano.
Discorso diverso se l’esito dovesse essere negativo: gli interessati, a quel punto, dovranno concentrarsi solo sul concorso straordinario (e poi quello ordinario), come unica via d’accesso al ruolo, in attesa del verdetto della Cassazione, previsto invece a marzo.
Tuttavia, l’esito della vicenda appare tutt’altro che pendente da un lato o un altro.
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