Dopo tre sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e una fresca fresca della Cassazione che l’Anief nel suo comunicato vorrebbe minimizzare, nonché il mezzo salvataggio con uno scandaloso concorso burla non selettivo sarebbe ora di mettere fine a questa farsa tutta italiana dei DM abusivamente in Gae, incentivata da ricorsifici che hanno guadagnato decine di milioni e da un’amministrazione tanto inetta quanto cialtrona che non ha appellato le sentenze dei Tar, facendo passare le sentenze in giudicato e dalla stessa politica che si é fatta allettare da promesse di voto e impressionare da manifestazioni di piazza.
Uno schifo che ha penalizzato chi in Gae in questi anni aveva il sacrosanto diritto al lavoro, avendone tutti i requisiti, e si é visto scavalcare da chi non ne aveva.
Nello specifico la Corte di Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso ed ha addirittura ritenuto di non rimettere la questione all’udienza pubblica essendo la giurisprudenza sul punto consolidata.
Nel dettaglio la Corte ha ritenuto che il Consiglio di Stato abbia correttamente giudicato e che non sussiste nella sentenza impugnata alcun eccesso giurisdizionale avendo il medesimo CdS svolto una corretta attività interpretativa delle norme.
Ora il Miur rimuova tutti gli ostacoli e dia il ruolo o attribuisca la supplenza solo a chi ne ha diritto, l’ora dei legulei, degli isterismi di piazza, e delle aggressioni sui social e delle T in graduatoria è finita.
Libero Tassella
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