Il premier Giuseppe Conte
Il Governo si dice soddisfatto per la soluzione trovata sui diplomati magistrale, che vengono lasciati dove sono per altri 120 giorni, in attesa di un decreto da convertire in legge dello Stato attraverso l’approvazione del Parlamento.
A palesare parole di apprezzamento per la strada indicata dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti e avallata dal CdM, è direttamente il premier Giuseppe Conte, che nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi ha detto che la proroga di 120 giorni per risolvere la questione del licenziamento dei docenti magistrali è una “norma che consentirà al Miur di poter garantire questo passaggio in misura meno traumatica per l’impatto con le attività scolastiche”.
Il problema, quindi, si sposta in avanti di quattro mesi: se ne riparlerà in autunno. A quel punto, la situazione delle supplenze del nuovo anno scolastico sarà delineata. E i docenti coinvolti nelle sentenze, per loro negative, potranno forse quasi sentirsi soddisfatti di avere la possibilità di rientrare nel “giro” delle graduatorie più importanti seppure attraverso una forma concorsuale ancora tutta da definire.
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