Mentre la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, interveniva il 19 gennaio Bologna nel corso di “Futura”, la tre giorni di dibattiti, laboratori, racconto di buone pratiche sul Piano Nazionale Scuola Digitale, fuori da Palazzo Re Enzo, nel capoluogo felsineo, si svolgeva la manifestazione dei diplomati magistrale, che riuniti dai sindacati Sgb, Usb e Potere al Popolo, hanno proseguito la protesta che nelle ultime settimane sta coinvolgendo sempre più le piazze del centro – Nord italiane, il territorio dove si trovano le maggiori concentrazioni di maestri con il diploma magistrale conseguito entro l’anno 2001/202.
Mentre si svolgeva la manifestazione in piazza, come riporta Il Fatto Quotidiano, la ministra Fedeli ha dribblato le domande sulla protesta e sui diplomati magistrale: “I maestri e le maestre che protestano fuori? Non li ho visti”, commenta perentoria il capo di Viale Trastevere, che fa intendere di non voler proprio parlare dell’argomento: “Per favore parliamo del digitale, parliamo delle esperienze di questi straordinari ragazzi”, riferendosi all’evento a cui era intervenuta.
Non è certamente casuale la risposta di Valeria Fedeli, o meglio, la non risposta. Infatti, come già riportato, gli ultimi incontri con i sindacati del 16 e 17 gennaio, non solo non hanno portato alcune novità, ma anzi, il Ministero ha chiarito che non si prenderanno provvedimenti prima del parere dell’Avvocatura di Stato, che non arriverà prima della metà di marzo, quindi dopo le elezioni politiche. Nello stesso periodo, è prevista una nuova riunione con i sindacati confederali. Fino a quel momento, quindi, il Ministero non comunicherà alcuna iniziativa in merito all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato, i cui effetti peraltro non riguardano assolutamente coloro che sono interessati alle 7 sentenze passate in giudicato (5.000 persone, la cui posizione di inserimento nelle GAE deve pertanto ritenersi definitiva) né tanto meno chi è stato assunto in passato, per concorso o dalle graduatorie per soli titoli, essendo in possesso del solo diploma magistrale.
Nella giornata di ieri si sono svolte altre proteste a favore dei diplomati magistrale: a Milano e Brescia sono stati tantissimi i docenti che hanno partecipato alle manifestazione all’insegna dell’hashtag #iostoconlemaestre. Solo nel capoluogo lombardo sono accorsi più di 1000 persone sotto la prefettura.
A Torino invece, si è svolta una fiaccolata, organizzata da Cub scuola e i Coordinamenti autorganizzati, che ha coinvolto almeno 500 precari.
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