La Cub Scuola annuncia che è stato confermato lo sciopero della scuola del 29 maggio e il presidio di fronte al Parlamento. Pertanto non c’è stata alcuna revoca, come era stato annunciato nei giorni scorsi. Ecco il comunicato del sindacato CUB:
La CUB Scuola Università Ricerca ribadisce che domani le lavoratrici ed i lavoratori della scuola sciopereranno e manifesteranno di fronte al Parlamento e denuncia alcuni sconci tentativi posti in atto da personaggi screditati di far credere che sia stato revocato.
Lo sciopero riguarda, in primo luogo, le maestre ed i maestri diplomati magistrali, oltre 60.000, che vivono una situazione drammatica ma vedrà la partecipazione di tutte le lavoratrici ed i lavoratori che sono solidali in una vertenza per il diritto al lavoro.
La CUB Scuola Università Ricerca, ricorda che anche in una situazione come l’attuale il Parlamento ha il pieno potere di decidere nel merito della situazione dei diplomati magistrali laddove ve ne sia, come più volte dichiarato, la volontà politica.
La lotta dei lavoratori non è, per noi, una variabile subalterna della dialettica fra le istituzioni, fra i partiti, fra i poteri ma
l’affermazione dell’indipendenza e dell’autonomia dei lavoratori, di
precise rivendicazioni come abbiamo dimostrato, da oltre cinque mesi, con scioperi, manifestazioni, presidi, flash mob e in moltissime assemblee di scuola.
Se vogliamo che la situazione si sblocchi prima dell’inizio del
prossimo anno scolastico è necessario porre il Parlamento di fronte alle sue responsabilità e, a questo fine, non faremo alcun passo indietro.
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