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Diplomati magistrale, l’Usb Scuola: la politica deve intervenire con un decreto legislativo immediato

Lunedì 23 aprile, incontro al Miur tra i sindacati di base e il ministero.

Così come segnala l’USB Scuola, in una nota, il Ministero dell’Istruzione, insieme all’avvocatura dello Stato hanno ribadito che perseguire una soluzione esclusivamente tecnica comporterebbe la fuoriuscita dalle graduatorie esaurimento di tutti i diplomati magistrali ricorrenti, circa 40.000 lavoratori, e la revoca del ruolo a 5.000 docenti che dovrebbero tornare nella seconda fascia delle graduatorie di istituto.

Secondo il report del sindacato, gli uffici del Ministero vogliono attendere l’estate prima di operare le cancellazioni dalle graduatorie ad esaurimento ed è ovvio che fino ad allora alla politica spetta la responsabilità di un’azione risolutiva, ossia l’emanazione di un decreto legislativo che determini i limiti e le deroghe che consentiranno ai maestri e alle maestre di permanere nei loro ruoli o di restare inseriti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento.

Cosa chiede Usb Scuola

Il sindacato ha chiesto con forza l’assunzione di tutti i lavoratori dopo 36 mesi di servizio così come previsto dalla normativa vigente e in tutta Europa, la realizzazione del tempo pieno anche al sud Italia, al fine di ottenere omogeneità di diritti per gli alunni di tutto il paese e, contestualmente, creare di nuovi posti di lavoro e porre fine alla migrazione forzata, il riconoscimento delle garanzie salariali per tutti al fine di mantenere una scuola di qualità, il mantenimento dei ruoli assegnati (ed in quasi tutti i casi già confermati con il superamento dell’anno di prova) e una fase transitoria in futuro per tutti gli abilitati. 

Nei prossimi giorni seguiranno ulteriori incontri con il Ministero

Andrea Carlino

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