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Diplomati magistrale: partono nuovi ricorsi

In attesa della pronuncia nel merito da parte dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, attesa per il prossimo mese di novembre, si susseguono da un lato decisioni contrastanti innanzi ai Tribunali del lavoro di tutta Italia, e dall’altro una, ormai quasi insperata, apertura da parte del Tar Lazio.

Se sembra dilagare un certo pessimismo per i giudizi – numerosissimi – pendenti innanzi ai Tribunali del lavoro, laddove alcuni giudici ritengono che la giurisdizione sulla materia spetti al Giudice amministrativo ed altri ritengono del tutto infondata la rivendicazione del diritto all’inserimento nelle Gae dei diplomati, si registra una decisa apertura da parte del giudice amministrativo di primo grado.

Recependo finalmente le ripetute indicazioni date dal Consiglio di Stato, tra tutte con l’ormai nota sentenza 1973/2015, la scorsa settimana il Tar Lazio ha finalmente depositato la prima ordinanza cautelare favorevole all’inserimento in graduatoria dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante, richiamando proprio i principi enunciati dalla 6^ sezione del Consiglio di Stato e, da ultimo, dall’Adunanza plenaria.

Per i docenti che hanno sin’ora avviato solo il ricorso innanzi al Giudice del lavoro, o che non hanno avviato alcuna azione legale per rivendicare il loro diritto all’inserimento nelle Gae, si presenta oggi una nuova chance.

Il Ministero dell’Istruzione ha infatti pubblicato lo scorso 22 giugno il DM 495/2016 con cui è stato disposto l’aggiornamento annuale delle graduatorie ad esaurimento.

Ogni anno infatti, a cavallo delle procedure triennali di aggiornamento, è prevista l’apertura di una finestra per consentire ai docenti già inseriti in Gae, di inserire il titolo di sostegno, di richiedere lo scioglimento della riserva per aver conseguito il titolo di abilitazione e per inserire il titolo di riserva ai sensi della L.68/99.

Già lo scorso anno, proprio in occasione della apertura annuale delle Gae, disposta con DM 325/2015, sono stati avviati una serie di ricorsi al Tar proprio da parte dei diplomati magistrale, i quali ritenevano detto provvedimento illegittimo in quanto non recepiva i principi enunciati dal Consiglio di Stato con la sentenza 1973/2015 e riproponeva, integralmente, le disposizioni del DM 235/2014 annullate dalla predetta sentenza.

Ebbene, con sentenza del dicembre scorso, il Tar Lazio ha annullato il DM 325/2015 proprio per i predetti motivi.

Oggi però, il Ministero ripropone un provvedimento, il DM 495/2016, totalmente identico a quello dello scorso anno ritenuto illegittimo dal Tar Lazio (e comunque anche dal Consiglio di Stato con diverse pronunce cautelari).

Si presenta quindi l’occasione, per chi, in possesso di diploma magistrale abilitante, è ancora fuori dalle Gae, di agire per rivendicare il diritto all’inserimento, proprio attraverso l’impugnativa del nuovo decreto ministeriale (per maggiori chiarimenti potete contattare la nostra redazione).

In attesa quindi della decisione di merito da parte dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, sia avvia una nuova tornata di azioni legali che vedranno coinvolti, anche questa volta, un gran numero di docenti.

Dino Caudullo

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