Un comunicato di pochi minuti fa del Ministero dell’Istruzione getta un po’ di luce sul provvedimento dedicato ai DM che il Governo ha inserito nel “decreto dignità”.
Il Miur sottolinea innanzitutto che sarà inevitabile “procedere con l’esecuzione delle sentenze di merito, che presumibilmente arriveranno fra luglio e agosto”.
Tuttavia il decreto adottato dal Consiglio dei Ministri prevede di estendere a questo caso una norma già esistente (si tratta del DL 669/1996) che concede alle amministrazioni dello Stato di ottemperare all’esecuzione di provvedimenti giurisdizionali entro 120 giorni dalla data di comunicazione del titolo esecutivo.
In tal modo dovrebbe essere possibile garantire un avvio dell’anno scolastico relativamente regolare, in quanto tutti i docenti coinvolti rimarrebbero per qualche tempo nella posizione attuale.
“In sede di conversione del decreto in Parlamento – si legge ancora nel comunicato – sarà poi completato il quadro normativo disciplinando procedure di reclutamento, nel rispetto della legislazione vigente”.
In pratica questo potrebbe voler dire che saranno individuate specifiche modalità di reclutamento da applicare ai docenti coinvolti dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Fare ora previsioni su come potrà essere affrontata la questione non è facile ma dall’inciso del comunicato (“nel quadro della legislazione vigente”) sembra di capire che non ci sarà la riapertura delle GAE e che si dovrà passare in ogni caso da una qualche procedura concorsuale analoga a quella già prevista del decreto l.vo 59 applicativo della Buona Scuola.