Possono i giudici del lavoro e la Corte di giustizia europea sovvertire il parere espresso dal Consiglio di Stato sull’impossibilità dei maestri con diploma magistrale ante 2002 di essere collocati nelle GaE ed essere di conseguenza assunti senza passare per il concorso pubblico a cattedra?
Per gli avvocati pugliesi della Lega, la risposta è affermativa. A spiegarne le motivazioni è stato, il 28 dicembre, il coordinatore regionale della Lega Rossano Sasso, per il quale “dopo la sentenza plenaria del Consiglio di Stato di qualche giorno fa”, che prevede l’obbligatorietà della laurea per insegnare nelle scuole primarie, tra gli oltre 50mila maestre e maestri il cui posto è a rischio in tutta Italia, ci sono anche “circa 3.000 docenti pugliesi”.
“Tutto ciò è assurdo – ha continuato Sasso – se si pensa che quando questi insegnanti hanno iniziato a lavorare, il titolo abilitante all’insegnamento era costituito dal diploma magistrale. A rischio è la tenuta di tutta l’organizzazione della nostra scuola nei prossimi mesi, oltre al danno che i bambini potrebbero subire perdendo le loro maestre e la conseguente continuità didattica. Come al solito, dinanzi alla incapacità governativa del Pd che in tutti questi anni non è stato capace di rimediare al vuoto normativo, ne fanno le spese i lavoratori della scuola, prima utilizzati dallo Stato per istruire ed educare i nostri figli, e dopo anni di sacrifici sbattuti in mezzo ad una strada con una sentenza politica”.
“Siamo vicini a tutti i diplomati magistrali e a tutti i lavoratori della scuola, e una volta al Governo con Matteo Salvini metteremo ordine in un settore importante come quello dell’istruzione massacrato e umiliato dal Pd, cercando di attuare soluzioni concrete che non penalizzino i lavoratori”.
Su come la Lega intenda sovvertire l’esito della sentenza del Consiglio di Stato, Sasso non ha fatto cenno.
Qualche giorno fa, tuttavia, su questo punto si è espresso a chiare lettere Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, che auspica di “ottenere per gli abilitati infanzia e primaria l’inserimento in un elenco che diverrà a tutti gli effetti una sorta di terza gamba rispetto alle graduatorie ad esaurimento e a quelle di merito del concorso 2016 (in corso di rapido esaurimento nelle regioni del centro-nord)”.
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