Abbiamo riportato in precedenza che entro la fine del mese di luglio arriverà, in Consiglio dei Ministri, il decreto salva precari approntato dal Ministro dell’Istruzione. Il ministro Marco Bussetti ne aveva già parlato nello scorso question-time, quello del 10 luglio.
Ma se tale indicazione di Italia Oggi non sorprende, nel senso che la tempistica che riguarda il decreto per salvaguardare i precari non era nascosta, ci sarebbe un’anticipazione che, se confermata, sarebbe una piccola novità: infatti, per i diplomati magistrale licenziati si darebbe la proroga del contratto fino al 30 giugno 2020.
Tuttavia, bisogna chiarire quale sarebbe il concetto di proroga in questo caso. Anche quest’anno, ci saranno diplomati magistrale in Gae con riserva che saranno disponibili per le immissioni in ruolo o le supplenze. Se questi soggetti verranno convocati e dovesse arrivare per loro la sentenza di merito negativa, questi docenti potranno restare in cattedra fino al 30 giugno 2020, ripercorrendo in toto il percorso previsto dal decreto dignità per le scorse assunzioni 2018/2019.
Ancora nessuna novità per un eventuale concorso straordinario bis per l’infanzia e primaria: a proporlo è stato la Lega, attraverso il senatore Mario Pittoni, che è anche presidente della Commissione Cultura del Senato.
Per accedere al concorso riservato, che se approvato e svolto porterebbe i vincitori direttamente all’immissione in ruolo, occorre “una annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni scolastiche statali” svolta negli ultimi otto anni scolastici.
In pratica, si porterebbero da due ad una sola le annualità di servizio (leggere 180 giorni) presso una scuola pubblica, per poter partecipare al concorso riservato, sempre se in presenza del titolo di accesso all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria.
Sempre per quanto riguarda i diplomati magistrale, ricordiamo che chi ha superato il concorso straordinario infanzia e primaria e potrà essere assunto quest’anno, questi potranno chiedere l’utilizzo dello stesso posto ricoperto nell’ultimo anno scolastico.
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