Colpo di scena per la vicenda diplomati magistrale: il Consiglio di Stato chiama nuovamente in causa la Plenaria per valutare in merito all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento per i docenti con il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolstico 2001/2002.
Il Consiglio di Stato “su istanza di parte, ritiene di dover rimettere nuovamente all’Adunanza plenaria di questo Consiglio, con separata ordinanza ed ai sensi dell’art. 99, co. 3, c.p.a., la questione inerente all’iscrizione nelle GAE dei soggetti muniti di detto diploma magistrale, poiché ravvisa, nella prospettazione attorea, l’esigenza d’una rimeditazione sul punto di diritto affermato e dianzi citato”, riportano i legali Santi Delia e Michele Bonetti.
Il Collegio infatti pronunciandosi in sede giurisdizionale ha affermato che nonostante la nota pronuncia n.11/2017 emessa dall’Adunanza Plenaria sulla vicenda, la questione dell’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento dei soggetti muniti di diploma magistrale, debba essere rimeditata.
Il Consiglio di Stato ha quindi deciso di rimettere nuovamente all’Adunanza Plenaria la questione dell’inserimento nelle GAE dei diplomati magistrali e, riconosciuta l’attualità della richiesta tutela cautelare ha sospeso l’esecutività della sentenza de Tar Lazio, che già aveva respinto il ricorso in primo grado.
“Si apre una fase nuova – affermano gli avvocati Bonetti e Delia all’indomani della pronuncia – che ci spinge con vigore ad insistere nella richiesta di sanare la posizione di tutti coloro che abbiano impugnato gli atti amministrativi, al fine di procedere al loro inserimento in GAE a pieno titolo. Ora si apra un dibattito politico diretto a risolvere la questione che non potrà essere devoluto solo alla decisione del Consiglio di Stato in sede Plenaria e a quella della Corte Costituzionale, che non potrà non incidere sull’appena indetto concorso straordinario. Consentire la partecipazione a concorso solo di una parte dei soggetti interessati e che da anni sono nelle Gae, o che hanno addirittura preso il ruolo, non appare una misura in alcun modo sufficiente a risolvere il problema di così tante persone che da anni mandano avanti la scuola pubblica italiana”.
Coinvolto anche l’Anief, che ha seguito il ricorso di alcuni diplomati magistrale, spiegando appunto che si tratta della valenza erga omnes delle sentenze di annullamento dei decreti di aggiornamento GaE già passate in giudicato.
“Ora l’Adunanza Plenaria dovrà esprimersi – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e chiarire se le sentenze da noi ottenute e già passate in giudicato debbano o meno intendersi con valenza erga omnes, come noi abbiamo da sempre sostenuto. Se avremo ragione, chiederemo con forza che il Miur rispetti il giudicato e siamo convinti che non potrà più esimersi dal riaprire la graduatorie a esaurimento a tutti i docenti abilitati”.
La notizia risulta clamorosa, anche in considerazione del fatto che è già stato pubblicato il bando di concorso straordinario infanzia e primaria, procedura riservata proprio ai diplomati magistrale che avevano ottenuto l’inserimento in GaE e l’immissione in ruolo con riserva.
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