L’anno scolastico è concluso e la vicenda dei diplomati magistrale sembra ancora aperta, nonostante il tempo non giochi a favore delle maestre vittime della sentenza del Consiglio di Stato, ancora si spera in un provvedimento d’urgenza del nuovo Governo che possa non penalizzare migliaia di docenti in GaE tramite ricorso, ma soprattutto gli oltre 6mila che sono stati assunti in ruolo con riserva, senza dubbio quelli beffati maggiormente.
Se l’intenzione di Viale Trastevere sarebbe quella di far confluire i docenti rischio licenziamento in una graduatoria pre ruolo dove inserire anche i laureati in Scienze della formazione primaria e a cui attingere per le nuove assunzioni, come scritto in precedenza, nella giornata del 13 giugno Simona Malpezzi, senatrice del Pd, ha depositato un disegno di legge per sanare la questione.
Per Malpezzi è necessaria l’istituzione di Graduatorie di Merito Regionali o Provinciali (GMR), alle quali possano accedere previa superamento di una prova orale selettiva i laureati e i diplomati magistrali con titolo conseguito entro il 2001/2002 che abbiano svolto per almeno tre anni scolastici negli ultimi otto, non meno di centottanta giorni in ciascun anno scolastico.
Tali graduatorie dovranno essere utilizzate solo dopo l’esaurimento delle GaE e rispettando la quota del 50% rispetto alle Graduatorie di merito del concorso prevista dal Testo Unico della scuola.
Ma ecco il punto forse più interessante della proposta: le maestre assunte in ruolo con riserva e che quindi alla luce della sentenza del Consiglio di stato vedranno revocato il proprio ruolo, potranno lavorare come supplenti sullo stesso posto occupato fino ad ora, sino all’assunzione in ruolo, ovvero fino a quando la graduatoria di merito regionale non toccherà gli interessati. Si potrebbe definire, con estrema sintesi, come una “prenotazione” in attesa dello scorrimento della graduatoria, con l’ottica di salvaguardare sia l’insegnante che la continuità didattica.
La senatrice Malpezzi evidenzia che si tratta di “uno strumento di lavoro che offriamo alla maggioranza, se ne può discutere e anche tradurre in un decreto. Se vogliono, si può arrivare a risolvere il problema entro l’inizio del prossimo anno scolastico, abbiamo calcolato i tempi”.
Malpezzi ricorda che ad oggi, non è stato depositato alcun ddl dalla maggioranza. Nemmeno la proposta di Mario Pittoni della Lega, che ha sempre sostenuto una fase transitoria sulla falsariga dei quella della scuola secondaria e la creazione, pertanto, di una “terza gamba”, ovvero una graduatoria in subordine alle GaE e GM.
Il ddl pensa in generale anche al reclutamento nella scuola primaria e dell’infanzia, con l’obiettivo di assumere 6.250 maestri l’anno. Certo, bisogna andare realmente a confrontare questi numeri con le reali possibilità.
La posizione del dicastero dell’Istruzione, comunque, conferma che il neo ministro dell’Istruzione non intende avviare la sua “avventura” a Viale Trastevere con il piede sbagliato.
La decisione che verrà presa sui diplomati magistrale, quindi, dovrà essere valutata nei dettagli, per evitare rimostranze (e ricorsi!) da parte di eventuali precari danneggiati. Ma il campo è minato: c’è anche il problema di non discriminare gli altri docenti precari abilitati all’insegnamento, a partire dai 4mila laureati in Scienze della formazione primaria.
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