Fra gli argomenti più caldi del momento, tiene banco la vicenda dei diplomati magistrali, che stanno ottenendo importanti riconoscimenti.
Concorso
La prima novità riguarda il fatto che i diplomati magistrali potranno partecipare al prossimo concorso docenti, il cui bando dovrebbe essere pubblicato entro il 1 dicembre.
Infatti, a differenza del precedente in cui hanno partecipato anche i laureati entro l’anno 2001/2002 senza possedere alcuna abilitazione all’insegnamento, al prossimo concorso parteciperanno esclusivamente i docenti in possesso di un titolo abilitante e che non si trovino già di ruolo.
Anche se la legge 107/2015 non fa luce sulla questione del diploma abilitante ottenuto entro il 2001/2002, c’è il decreto del Presidente della Repubblica del 25/3/2014, che recepisce il parere del Consiglio di Stato n. 4929/2012, dalla parte dei diplomati magistrali.
Al comma 110 della legge 107/2015 è specificato che non può comunque partecipare il personale docente ed educativo già assunto su posti e cattedre con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali. Inoltre, il comma 110 specifica che “potranno presentare domanda di partecipazione i candidati in possesso del relativo titolo di abilitazione all’insegnamento e, per i posti di sostegno per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, i candidati che siano in possesso del relativo titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità”.
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Inserimento GaE
Per quanto riguarda invece l’inserimento dei diplomati magistrali nelle GaE, il Consiglio di Stato, non solo ha disposto che i docenti che hanno fatto ricorso devono essere legittimamente inseriti, ma devono avere la possibilità di essere assunti.
Il ricorso è stato presentato dalle associazioni Adida e La Voce dei Giusti ed è stato accolto dai giudici amministrativi che stabiliscono: “l’Amministrazione è tenuta a stipulare con gli appellanti contratti a tempo determinato nonché contratti a tempo indeterminato limitatamente ai posti eventualmente ancora disponibili in esito alle operazioni del predetto piano straordinario” di assunzioni. Inoltre il provvedimento prosegue tutelando tutti i ricorrenti non solo in questa fase, ma anche per il futuro affermando che “piena tutela ai ricorrenti, peraltro, sarà somministrata dall’anno scolastico successivo in poi”.
Ricordiamo che la sentenza vale esclusivamente per chi ha fatto ricorso, in attesa degli sviluppi dell’attività del M5S, che propone di estendere la possibilità di inserimento alle GaE a tutti i diplomati. Infatti, oltre oltre ad averlo chiesto al parlamento italiano con l’interrogazione di Marzana, i pentastellati hanno interpellato anche il Parlamento Europeo sulla questione, la cui risposta è attesa per la metà dicembre 2015.
Ecco il testo dell’ordinanza del Consiglio di Stato
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