Dopo aver preso visione della bozza di tabella di valutazione dei titoli di II fascia delle graduatorie di istituto, ritenendo semplicemente indecente ed immotivato il bonus di ben 60 punti ipotizzato per i laureati in Scienze della Formazione Primaria v.o. e 72 punti per i laureati in Scienze della Formazione Primaria ex D.M. n. 249/2010, preso atto che il Ministero non ha ancora emanato, malgrado siano trascorsi 8 mesi, il D.P.R. di attuazione del parere (vincolante) del CdS per il quale continua a sussistere, malgrado le rassicurazioni ricevute da parte del dott. Chiappetta, omissione di quanto previsto dall’art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, considerato che il Miur non ha in alcun modo ritenuto di dover risarcire, anche sotto forma di equo trattamento nell’assegnazione del punteggio di abilitazione ai titoli di diploma magistrale, i diplomati magistrale per l’iniquo ed illegittimo trattamento perpetrato con dolo e colpa negli ultimi 15 anni a causa di eccesso di potere, ritenendo che, se confermata, la tabella di valutazione così ipotizzata non può che essere intesa come un becero tentativo di eludere il Parere espresso dal CdS riproponendo una forzosa collocazione in coda dei diplomati magistrale, il Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale comunica di essere pronto a qualunque azione in sede amministrativa, civile e penale finalizzata a dimostrare la cattiva fede dell’Amministrazione, nonché attuare ogni azione finalizzata a bloccare l’aggiornamento delle graduatorie.
Si ricorda all’Amministrazione che, a causa dell’illegittima collocazione in III fascia delle graduatorie di istituto perpetrata per oltre 15 anni per eccesso di potere, i diplomati magistrale hanno patito la perdita di importanti opportunità lavorative ed a causa della mancata attivazione dei concorsi stabiliti per legge con cadenza triennale, la cui attuazione è stata omessa per colpa e dolo della stessa Amministrazione, nonché a causa di iniquo trattamento in materia di accesso alle GAE – concesso, invece, in deroga a qualunque concorso per titoli ed esami sia ai laureati in Scienze della Formazione Primaria che a titolari di titoli assimilati provenienti da Paesi dell’Unione Europea – ai diplomati magistrale è stato impedita ogni possibilità di accesso ai ruoli ancorché in possesso di legittima abilitazione, ed ancora, a causa di colpa e dolo dell’Amministrazione per oltre quattro anni la stessa si è rifiutata, dichiarando il falso alle Autorità di altri Stati Membri – l’ultima volta nel mese di maggio 2013, di permettere il riconoscimento del titolo in altri Stati europei.
Alla luce di quanto sopra esposto, il C.N.D.M., qualora da parte dell’Amministrazione non vi sia un adeguamento ex aequitate della tabella di valutazione dei titoli che possa essere assimilata ad equo risarcimento del danno subito, si riserva di costituirsi parte civile nelle azioni penali che saranno avviate, a nome e per conto degli oltre 20.000 diplomati magistrale penalizzati da comportamento illegittimo.