Qualche giorno fa abbiamo dato notizia di una comunicazione dell’ambito territoriale di Milano, con cui ha convocato per il 14 dicembre un centinaio di aspiranti docenti della primaria.
L’oggetto era il conferimento dei contratti a tempo indeterminato sui posti residui dalle assunzioni 2016/17.
La procedura di nomina è stata impugnata davanti al TAR Lazio da un noto studio legale capitolino (avv. Delia e Bonetti) che ha patrocinato e vinto centinaia di ricorsi per l’inserimento in GaE dei docenti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002.
Lunedì 12 dicembre scorso, infatti, i legali hanno depositato al TAR Lazio istanza di annullamento della suddetta procedura di assunzione perché illegittima, in quanto non rispetta la posizione in graduatoria dell’aspirante in base al proprio punteggio, ma solo in base ad uno strano criterio “fatto in casa” che tiene conto di “quando sarebbe giunta l’ordinanza o sentenza del tribunale al provveditorato”.
A stretto giro di posta è arrivata la decisione del tribunale che ordina all’amministrazione scolastica di assumere i ricorrenti in base al punteggio con cui figurano in graduatoria, così come prescrive la normativa vigente. I docenti esclusi dalla sub-graduatoria del provveditorato, ma utilmente collocati in Gae per l’assunzione in ruolo, sono stati invitati a recarsi domani 14 dicembre alle nomine del provveditorato.
Ecco il testo della mail dei legali giunta ai ricorrenti esclusi dal ruolo: “Vi rappresentiamo che qualche minuto fa il TAR Lazio ha pubblicato i decreti monocratici in accoglimento dei nostri ricorsi per l’ottemperanza dei provvedimenti inerenti i diplomati magistrali ed in particolare per i ricorrenti che ci hanno indicato la sede di Milano come sede di inserimento. Pertanto considerando che domani vi saranno le convocazioni da parte degli uffici di Milano abbiamo già provveduto ad effettuare tutte le comunicazioni del caso, ma considerando i tempi brevi vi preghiamo di stampare il provvedimento allegato dove rintraccerete il Vostro nome al fine di portarli con Voi domani durante le convocazioni. In base alle indicazioni del TAR tutti i ricorrenti dovranno essere inseriti nelle GAE e convocati regolarmente in base alla loro posizione in graduatoria con la stipula dei contratti cui hanno diritto senza alcuna discriminazione.
I legali, per una maggiore diffusione, hanno postato anche sui social network l’esito vittorioso del ricorso: “Avviso ai ricorrenti che hanno fatto domanda di inserimento a Milano. Domani presentatevi a Milano per ottenere i ruoli che Vi spettano. Hanno appena accolto i decreti. Vi stanno arrivando le mail con i provvedimenti di accoglimento delle ottemperanze. Di seguito un ulteriore comunicato stampa dello studio legale: “Il TAR LAZIO ha accolto il ricorso degli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti con i quali si chiedeva, in via d’urgenza, di dichiarare la nullità della convocazione per la stipula dei contratti di ruolo ai soli docenti in GAE entro la data dell’8 settembre 2016 ignorando chi aveva ricorso addirittura prima e ottenuto dal TAR un provvedimento successivamente”.
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“Il Presidente del TAR ha accolto 10 ricorsi in ottemperanza dei legali e consenti ai ricorrenti aventi diritto di partecipare alla nomina su oltre 100 posti di ruolo. L’USP di Milano, secondo il T.A.R., “ordinando all’amministrazione di considerare i ricorrenti quali legittimati alla eventuale stipulazione di contratto ove utilmente graduati” anche se avevano ottenuto l’ammissione in data successiva all’8 settembre. E’ stata fatta giustizia innanzi ad un provvedimento che, francamente, dicono BONETTI e DELIA non sembra avere logica alcuna ponendosi in contrasto con il dettato dei Giudici e del principio “tempus regit actum”.
Più netta Valeria Bruccola di ADIDA. “La scelta da parte dell’Ufficio scolastico provinciale di Milano, già oggetto di una querela lo scorso anno, di inventare parametri arbitrari per inserire i docenti nelle GAE e attribuire loro incarichi anche a tempo indeterminato, è illegittima. Il risultato è che da oggi sarà inevitabile che i docenti, esasperati da un atteggiamento di chiusura da parte dei dirigenti provinciali nei confronti della corretta applicazione delle sentenze che li riguardano, ricorrano alle forze dell’ordine e nuovamente ai Giudici, per cercare di ristabilire principi di correttezza ed equità, non soltanto a livello provinciale ma tra questa e le altre provincie, dove si è rispettato il criterio del punteggio per l’inserimento e la nomina”.
“Abbiamo sempre sostenuto – continua l’associazione – che una linea di principio che passasse dal merito e dall’anzianità di servizio fosse la più equilibrata, a discapito anche di chi aveva fatto ricorso prima di altri. I docenti interessati hanno capito, quindi, che un tale criterio salvaguardava tutti. Ma evidentemente nella provincia di Milano, dove pare sia stata poco energica l’azione sindacale in difesa dei lavoratori, a meno che non fossero loro iscritti, le logiche sono saltate e si è scelta una strada, a nostro avviso illegittima, sbagliata e scorretta, che creerà non poca ulteriore confusione, come se la scuola, il sistema nel suo complesso, già fortemente compromesso dal peggiore avvio di anno scolastico degli ultimi anni, ne avesse bisogno. Noi, come associazione, non staremo a guardare e sosterremo la battaglia dei docenti interessati fino al raggiungimento del pieno rispetto delle sentenze, denunciando in ogni sede quanto da loro subito”.
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