A seguito dei presidi organizzati dal Coordinamento nazionale Diploma Magistrale e CUB Scuola Università e Ricerca davanti agli Uffici scolastici regionali di Milano, Torino, Aosta, Bologna e Venezia e del sit in davanti al Ministero dell’istruzione,nonchè grazie all’attività effettuata dall’associazione Adida, il capo Dipartimento Istruzione, Luciano Chiappetta, comunica che “in data 6 febbraio, la Direzione Generale per il personale scolastico ha trasmesso all’ufficio legislativo lo schema di decreto del Presidente della Repubblica che, in esecuzione del parere del Consiglio di Stato n. 4929/2012” emesso a seguito di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica “prevede, per i docenti in possesso del diploma di maturità magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, la possibilità di inserimento nella II fascia delle graduatorie di circolo e di istituto della scuola dell’infanzia e primaria”.
Si legge, inoltre, nella nota a firma Luciano Chiappetta, che “al momento il suddetto decreto risulta in fase di perfezionamento in quanto il suo iter è stato interrotto dal recente cambio di Governo”. Infine, si rassicurano comunque gli aspiranti docenti diplomati magistrale, che il Dipartimento di competenza si è già attivato perchè il decreto possa essere adottato il prima possibile, ribadendo che i diritti riconosciuti dal C.d.S resteranno salvi.
Si legge, inoltre, nella nota a firma Luciano Chiappetta, che “al momento il suddetto decreto risulta in fase di perfezionamento in quanto il suo iter è stato interrotto dal recente cambio di Governo”. Infine, si rassicurano comunque gli aspiranti docenti diplomati magistrale, che il Dipartimento di competenza si è già attivato perchè il decreto possa essere adottato il prima possibile, ribadendo che i diritti riconosciuti dal C.d.S resteranno salvi.
Il Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale, il Cub Scuola e l’Adida, inoltre, rassicurano gli associati ed aderenti, circa l’estendibilità del parere ai soli ricorrenti, informando che, nel caso in cui il ricorso venisse accolto e annullato un atto avente natura normativa (ed è questo il caso), il parere del Consiglio di Stato avrà effetto erga omnes.