I diplomati magistrali che hanno fatto ricorso non solo vanno inseriti nelle GaE, ma devono anche avere la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato e indeterminato.
A disporlo è stato il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato da due associazioni, Adida e la Voce dei Giusti, rappresentate dagli avvocati Michele Bonetti, Santi Delia e Umberto Cantelli, che in un comunicato rendono nota la decisione dei giudici amministrativi.
La decisione del Consiglio di Stato stabilisce che “l’Amministrazione è tenuta a stipulare con gli appellanti contratti a tempo determinato nonché contratti a tempo indeterminato limitatamente ai posti eventualmente ancora disponibili in esito alle operazioni del predetto piano straordinario” di assunzioni. Inoltre il provvedimento prosegue tutelando tutti i ricorrenti non solo in questa fase, ma anche per il futuro affermando che “piena tutela ai ricorrenti, peraltro, sarà somministrata dall’anno scolastico successivo in poi”.
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A proposito della fase “0” (la prima prevista dalla Legge 107/15), il Collegio ha ritenuto di non stravolgere le assegnazioni già fatte, in quanto ciò avrebbe potuto comportare problematiche peculiari per soggetti, estranei al ricorso, assegnatari di ruoli. In ogni caso i ricorrenti dovranno essere immediatamente destinatari di contratti ove vi siano posti disponibili.
Ricordiamo, che nei giorni scorsi era stato bocciato un emendamento alla Legge di Stabilità che prevedeva proprio l’ingresso nelle GaE da parte dei diplomati magistrali fino all’anno scolastico 2001/02.
Ecco il testo dell’ordinanza del Consiglio di stato del Consiglio di stato
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