Nell’ambito della operazione legalità contro i diplomifici si è svolto oggi un incontro al ministero dell’Istruzione e del Merito, al quale hanno partecipato il ministro Giuseppe Valditara, il Capo di Gabinetto Giuseppe Recinto, il Capo Dipartimento Carmela Palumbo e il Direttore Generale dell’USR Campania Ettore Acerra.
Il direttore Acerra ha consegnato al Ministro una relazione frutto delle verifiche svolte nel corso degli ultimi mesi a seguito di una espressa richiesta del Ministero. Un analogo documento su questi aspetti è stato preparato dall’USR della Regione Lazio.
La relazione del direttore della Campania e gli approfondimenti svolti durante l’incontro, fanno sapere da Viale Trastevere, hanno confermato la necessità di intervenire in modo sistematico e su più piani per contrastare il fenomeno dei diplomifici. In particolare, all’esito della riunione si è stabilito di operare in tre direzioni: agire sul rafforzamento dei controlli, elaborare una serie di interventi di tipo amministrativo e predisporre alcune soluzioni normative.
Inoltre, già domani verranno consegnate le prime relazioni ispettive inerenti alle Regioni Campania, Lazio e Sicilia, che il Ministro aveva richiesto lunedì scorso. “Abbiamo definito un preciso piano di azione che porteremo avanti con determinazione per contrastare ogni fenomeno di opacità e illegalità, a difesa del sistema pubblico di istruzione”, così il ministro Valditara.
Come abbiamo scritto, con riferimento all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici” dal titolo «Maturità: boom dei diplomi facili», il Ministero ha fatto sapere che avvierà un’indagine ispettiva che è partita lo scorso 31 luglio. E ha anche annunciato che sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti).
Sarebbero tante le scuole fasulle paritarie che avrebbero addirittura messo in atto una sorta di “turismo diplomante”, riconoscibile dal fatto che improvvisamente questi Istituti, a ridosso degli esami di stato, decuplicano gli iscritti al quinto anno con una impennata che è arrivata a uno stratosferico +166%. Con punte paradossali.
Nello stesso comunicato del 29 luglio, il MIM ha fatto sapere che, sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che consentano agli ispettori di avere più strumenti per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici.
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