La notizia, che ha avuto vasta eco, non ci sorprende. Diciamo, pure, che ha cadenza annuale, nel mese di luglio.
A finire nel registro degli indagati, questa volta, sono i gestori di istituti privati paritari di Vizzini, in provincia di Catania, e di Vittoria, Modica, e Comiso, in provincia di Ragusa.
Le indagini, a cura della Procura di Modica, sono in corso e il riserbo è d’obbligo. Reati ipotizzati: associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
Sembra che un diploma di ragioniere o geometra costasse 5 mila euro. Ad approfittare di questa “svendita di saldi”, oltre a studenti (si fa per dire) siciliani, ma di altre regioni d’Italia, grazie ai collegamenti che i gestori indagati intrattenevano con i Cps (Centri di preparazione scolastica).
Siamo convinti che le Procure di altre città indagheranno su fatti analoghi.
Eliminate le commissioni esterne (costituite, cioè, da docenti estranei alla scuola privata), i candidati affrontano gli esami di Stato, presidente escluso, con commissioni interne, formate da docenti precari, al soldo dei gestori della scuola.