“Oggi parte l’operazione legalità contro i diplomifici per tutelare il buon nome di tutta la scuola italiana e di coloro che ci lavorano”, queste le parole scritte dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara su Twitter oggi, 31 luglio, con cui ha praticamente dichiarato guerra a chi fornisce i cosiddetti “diplomi facili”.
Come abbiamo scritto, con riferimento all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici” dal titolo «Maturità: boom dei diplomi facili», il Ministero ha fatto sapere che avvierà un’indagine ispettiva che partirà, appunto, oggi. E ha anche annunciato che sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti).
Sarebbero tante le scuole fasulle paritarie che avrebbero addirittura messo in atto una sorta di “turismo diplomante”, riconoscibile dal fatto che improvvisamente questi Istituti, a ridosso degli esami di stato, decuplicano gli iscritti al quinto anno con una impennata che è arrivata a uno stratosferico +166%. Con punte paradossali.
Nello stesso comunicato del 29 luglio, il MIM ha comunicato che, sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che consentano agli ispettori di avere più strumenti iper verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici.
Una apposita misura per le scuole paritarie è anche presente nel piano semplificazioni del Ministero. “Si tratta di un progetto che ridisegna e digitalizza la procedura di riconoscimento della parità, – scrive il MIM – rafforzando i controlli anche in itinere, a sostegno delle attività ispettive. Questa misura punta, fra l’altro, a ridurre le distorsioni dei “diplomifici”, espungendoli dalle scuole riconosciute“.
Inoltre, è stato previsto un ulteriore provvedimento per velocizzare l’erogazione dei contributi statali alle scuole paritarie di qualità, molte delle quali sono in costante affanno e rischiano la chiusura a causa dei gravi ritardi oggi esistenti. “Queste scuole, in una logica di sussidiarietà orizzontale, svolgono un ruolo di grande aiuto al Paese, soprattutto per quanto riguarda l’infanzia e la primaria” conclude il comunicato.
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