Secondo giorno di votazioni sugli emendamenti al ddl di riforma della scuola presentato dal governo Renzi. La maggioranza non molla e tira dritto anche grazie all’appoggio di Forza Italia. Pochissime le variazioni all’articolo 9, bocciate le principali richieste di modifica della minoranza dem. Alla fine viene approvato con 214 voti a favore e 100 contrari (11 gli astenuti) l’articolo del provvedimento, quello che definisce i nuovi poteri del preside. I malumori nella minoranza dem restano ma non incidono.
Per Sel, Movimento cinque stelle e anche per gli esponenti della maggioranza più critici verso la riforma come Stefano Fassina che vorrebbero abolire la facoltà del preside di chiamare direttamente i docenti a insegnare. Ma non va affatto così. La richiesta della minoranza dem raccoglie 84 voti, compresi quelli di Sel e M5S, contro 276 contrari. Bocciato anche un altro emendamento di Area riformista. Accolto, invece, un emendamento del Movimento cinque stelle che vuole scongiurare su questo terreno il conflitto di interessi: il preside non potrà chiamare a insegnare prof-parenti. Ma sostanzialmente il testo resta quello uscito dalla commissione Cultura e già si intravede la fine: mercoledì, esaurito l’esame dei 27 articoli del provvedimento, il ddl sarà licenziato.
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AGGIORNAMENTI
10.54 Si riprende alle 11 dall’articolo 8 che disciplina alcuni aspetti dell’insegnamento. Poi si passerà ad affrontare il tema più spinoso: nuovi compiti e attribuzioni ai dirigenti scolastici, cioè i famigerati “presidi sceriffi”.
11.00 Ripresi i lavori con il vicepresidente, Marina Sereni, a presiedere la seduta. Breve pausa, si riprenderà alle 11.30
11.13 “Sulla riforma della scuola mi auguro che il governo e le parti sociali coinvolte non riducano quello che dovrebbe essere un sano dialogo politico ad un muro contro muro le cui conseguenze ricadrebbero, esclusivamente, su chi invece la scuola la vive ogni giorno, vale a dire studenti e insegnanti. Si ascolti la loro voce e si proceda verso l’apertura di un tavolo condiviso e inclusivo. Nessuno dev’essere lasciato indietro”. Così il vicesegretario nazionale vicario dell’Udc Antonio De Poli.
11.15 Da oggi fino al 20 maggio, in concomitanza con il voto alla Camera, si annunciano manifestazioni di proteste contro il ddl scuola. L’UdS, associazione studenti, promuovera’ azioni in tutto il Paese, assemblee, occupazioni di scuole, scioperi bianchi, lezioni in piazza, per urlare a gran voce che la vera Buona Scuola non ci sta alle imposizioni dall’alto. A Roma, è prevista una concentrazione a Montecitorio assieme ai docenti, ai lavoratori. Così Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti
11.38 Nuovo rinvio chiesto dalla relatrice Maria Coscia. Si riprende alle 12.10
12.00 Subito sospesa, per un paio di volte, l’aula della Camera alla ripresa dei lavori sul ddl di riforma della scuola.
La relatrice Maria Coscia (Pd) ha chiesto la sospensione per dare modo al comitato dei nove di riunirsi e “verificare i pareri della commissione Bilancio che sono giunti”. Contrario alla sospensione il deputato del Movimento Cinque stelle Davide Crippa: “Non vedo il motivo per cui si debba sospendere di nuovo i lavori, non è che quando lo chiede la maggioranza si dice sempre di sì – ha detto -. L’aula è un poco deserta. Questo, forse, è un modo per attendere che arrivino altri”.
La discussione, dopo la pausa del fine settimana, deve ripartire dall’articolo 9 che affronta la spinosa questione dei poteri del preside. E’ fissato, inoltre, per le ore 12,30 di oggi il termine per la presentazione dei subemendamenti.
12.26 Ripresi i lavori in aula. Presiede la seduta il presidente della Camera, Laura Boldrini
12.34 Si vota sull’articolo 8. Si votano gli emendamenti sull’organico dell’autonomia e le reti di scuole.
12.44 Si inizia a votare gli emendamenti
12.46 Alcune classi di diverse scuole sono presenti in aula ad assistere alla discussione sul Ddl.
13.16 Continua la discussione sull’articolo 8
13.26 Approvato l’articolo 8 con 268 si, 90 no e 25 astenuti.
13.27 M5S all’attacco nell’aula della Camera sull’articolo 8 del ddl scuola che prevede le “reti di scuole”. “La costituzione di reti di scuole è un taglio mascherato – afferma Luigi Gallo -: si taglia personale Ata per fare un’unica segreteria tra più scuole. E’ così che il governo finanzia la buona scuola”.
13.29 Ora inizia l’esame dell’articolo 9
13.51 Seduta sospesa riprenderà alle 14.45
13.57 “Ok art. 8 #labuonascuola con organico dell’autonomia ogni istituto programma la propria offerta anche in rete con altre scuole”. Così il ministro della Pubblica istruzione, Stefania Giannini, commenta, su Twitter, il via libera dell’aula della Camera all’articolo 8 del ddl di riforma della scuola.
OK art. 8 #labuonascuola con organico dell’autonomia ogni istituto programma la propria offerta anche in rete con altre scuole @MiurSocial
— Stefania Giannini (@SteGiannini) 18 Maggio 2015
14.47 Tra pochi minuti riprende la discussione in aula alla Camera
15.04 Ripresa la discussione con il proseguimento dell’esame dell’articolo 9 del disegno di legge
15.28 “Invece di perdere tempo a misurare la maggiore o minore apertura dei sindacati (per quanto ci riguarda, inesistente), la ministra Giannini provveda immediatamente a convocare il tavolo di confronto che tutti i sindacati hanno chiesto e messo in agenda nell’incontro di Palazzo Chigi di martedi’ scorso”. Così in una nota Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, che chiede a Giannini di assumere “almeno su questo un ruolo da protagonista, convocandoci quanto prima al Miur. Non si puo’ tergiversare ancora, se si vuol dare credibilita’ alla dichiarata disponibilità all’ascolto e al confronto. Faccia presto, perché abbiamo molte cose da dire e molte proposte da fare: il testo che si sta votando continua a lasciare irrisolti molti dei nodi che la Cisl Scuola chiede da tempo di vedere sciolti”.
15.43 Interviene Stefano Fassina, componente della minoranza Dem del PD
16.06 “Sarebbe utile se lei ministro Giannini, dopo le sue affermazioni sugli insegnanti e sulla protesta della scuola, lasciasse il suo incarico per ricostruire un clima positivo tra governo e mondo della scuola”. Lo ha detto in aula il dissidente dem Stefano Fassina illustrando un emendamento della minoranza dem al ddl scuola che punta a impedire che il preside abbia il potere di chiamare direttamente gli insegnanti. “Non si può attuare la scuola dell’autonomia senza la condivisione dei diretti interessati” ha concluso Fassina. L’emendamento ha avuto il sostegno, in dissenso dal gruppo, della deputata dem Ileana Argentin secondo la quale “con la chiamata diretta non si possono tutelare le pari opportunità”
16.16 “Ministro faccia un favore alla scuola pubblica: si dimetta”. E’ la richiesta lanciata dal capogruppo di Sel Arturo Scotto nell’aula di Montecitorio, dove si discute dell’articolo 9 del ddl scuola, sui poteri dei presidi.
16.23 Sull’articolo 9 si infiamma la discussione, in particolare sull’intervento di Buttiglione che ha affermato che la scuola italiana non forma adeguatamente i ragazzi al mondo del lavoro.
16.51 “Confermo la fiducia del Pd nel ministro Giannini”. Lo ha detto nell’aula della Camera, che sta votando gli emendamenti al ddl scuola, Anna Ascani, deputata del Pd in commissione Cultura, rispondendo a Stefano Fassina, della minoranza dem, che ha chiesto le dimissioni del ministro.
16.52 “Il disegno di legge del governo mette in discussione il carattere pubblico della scuola italiana, la più importante infrastruttura civile e culturale del Paese. L’articolo 9 che stiamo votando oggi in Parlamento, nella chiusura più totale del governo a ogni confronto o modifica, è l’articolo che prevede i superpoteri per i presidi, che potrà decidere su chi va e chi non va ad insegnare. Significa mettere fine alla libertà di insegnamento”. Così Sinistra Ecologia Libertà, con il coordinatore nazionale del partito Nicola Fratoianni, parlando con i cronisti a Montecitorio.
17.05 “Nel programma “Italia Bene Comune”, sottoscritto da Pd, Sel e Centro Democratico alle elezioni del 2013, nel capitolo dedicato alla scuola, il tema dell’autonomia aveva un ruolo importante ed è per questo che non mi sento di votare gli emendamenti dell’onorevole Fassina e della minoranza del Pd che ora contrastano il rafforzamento dell’autonomia scolastica contenuto nella riforma Renzi; come loro ho sottoscritto quei principi, contenuti in quel programma, ma a differenza loro non ho cambiato idea e continuo a ritenere che vadano applica. Lo ha detto Bruno Tabacci, del gruppo “Per l’Italia – Centro Democratico” intervenendo in aula nel corso del dibattito sulla riforma della scuola.
17.06 Proseguono da circa un’ora e mezza la discussione sull’articolo 9 e gli emendamenti
17.29 “Il potere che viene dato al preside di individuare docenti neo assunti con incarichi triennali è un potere arbitrario che non garantisce il merito e minaccia la libertà d’insegnamento. Se un professore ha un proprio modello di riferimento o un modello culturale diverso da quello del dirigente scolastico non abbiamo alcuna garanzia che potrà essere scelto. La legge infatti non precisa i requisiti di merito”. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli intervenendo in aula sull’articolo 9 del ddl ‘la buona scuola’.
17.30 “L’impianto del ddl sulla scuola è liberale, di centrodestra: tanti punti in questa legge sono stati introdotti da noi. Sulla previsione di materie opzionali, ad esempio, erano già intervenute le leggi Moratti e Gelmini, così come è stato il governo Berlusconi ad introdurre l’alternanza scuola-lavoro, a semplificare l’offerta formativa e a riqualificare i costi”. Lo ha detto, a Tgcom24, la responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero. “Quel che mi preoccupa – ha proseguito – è il caos che si avrà dal 1 settembre nelle scuole: tutti potranno insegnare qualunque cosa, mentre ci sarebbe bisogno di merito e di accertare le reali capacità di insegnare. Il numero degli insegnanti assunti è molto più elevato del reale fabbisogno degli istituti e se è vero che molti di questi insegnanti sono nelle graduatorie ad esaurimento ed hanno insegnato per tanti anni, è anche vero che nessuno li ha mai valutati. Chi può dire se sono davvero in grado di insegnare ai nostri ragazzi? Il punto più critico della riforma è proprio questo: non c’è una vera valutazione”, ha concluso la deputata.
17.32 “Con il via libera all’art. 8 del ddl ‘La buona scuola’, provvediamo all’assunzione di 45mila insegnanti per il prossimo anno scolastico; sono posti di lavoro nuovi che adesso non esistono. Per la ripartizione dei nuovi docenti tra le Regioni, si terra’ conto del numero delle classi, del numero degli alunni e delle differenze territoriali”. Lo ha affermato in una dichiarazione Mara Carocci, deputata del Pd componente della commissione Cultura.
17,33 Continua da più di due ore la discussione sugli emendamenti all’articolo 9
17.44 Scintille nell’aula della Camera, che sta votando gli emendamenti all’articolo 9 sui poteri dei presidi nel ddl scuola, tra Movimento cinque stelle e Pd. “E’ impossibile instaurare un confronto con la collega Malpezzi per l’arroganza che la contraddistingue, forse per il fatto di voler compiacere il capo…” attacca Silvia Chimenti di M5S. “Governo e Pd continuano a non rispondere sul fatto che il dirigente scegliera’ i suoi insegnanti. Alla collega Malpezzi dico: meglio tacere che difendere l’indifendibile”.
18.00 “La figura del dirigente scolastico cosi’ come prevista dal ddl ‘La buona scuola’ non sara’ onnipotente; sara’ sua responsabilita’ dare le linee del piano dell’offerta formativa che verrà elaborato dal collegio docenti e votato dal consiglio di istituto”. Lo ha detto Simona Malpezzi, deputata del Pd componente della commissione Cultura, intervenendo nell’Aula di Montecitorio dove sono in corso le votazioni agli emendamenti al ddl scuola.
18.37 Respinto dall’aula della Camera un altro emendamento della minoranza Pd all’articolo 9 sui poteri dei presidi del ddl di riforma della scuola. L’emendamento di Area riformista (prima firmataria Enza Bruno Bossio) ha ottenuto 308 no da maggioranza e Forza Italia, 71 sì da minoranza dem e opposizioni.
18.45 Via libera da parte dell’aula della Camera, con il parere positivo del governo, a un emendamento del Movimento cinque stelle al ddl scuola che mira ad evitare il “conflitto di interessi” nell’ambito dei poteri del preside. La chiamata dei docenti da parte del preside dovrà avvenire “in assenza di conflitti d’interesse avendo riguardo a possibili collegamenti soggettivi e/o di parentela del dirigente scolastico con i docenti iscritti negli ambiti territoriali”. Approvato anche un emendamento del Pd per la trasparenza del meccanismo: “E’ assicurata trasparenza e pubblicita’ degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito Internet dell’istituzione scolastica”.
18.47 “Se Alfredo D’Attore sostiene che il programma del Pd non prevedeva la riforma della scuola, e’ perché lui e Fassina inserirono al paragrafo “sapere” la “riqualificazione e il rigore della spesa” e non vollero prevedere la stabilizzazione neppure di 60.000 precari”. Cosi’ la senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria nazionale Pd, replica al collega Alfredo D’Attorre.
19.12 Via libera da parte dell’aula di Montecitorio all’articolo 9 del ddl di riforma della scuola che definisce i poteri dei presidi ed è stato al centro di molte critiche da parte di sindacati, docenti e studenti. L’articolo è stato approvato con 214 voti a favore, 100 contrari e 11 astenuti.
19.35 “Con art. 9 #labuonascuola nuovi strumenti per autonomia, non ci sarà nessun preside-padrone ma dirigente responsabile e valutato @MiurSocial”. Lo scrive su Twitter Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione.
19.38 Seduta sospesa fino alle 20.15
19.42 “Nel corso del dibattito sulla “buona scuola”, in riferimento ai principi di autonomia scolastica”, alcuni esponenti delle opposizioni fanno riferimento all’articolo 33 della Costituzione, invocando la libertà di insegnamento. Si tratta di critiche strumentali. Dimenticano o fingono di non sapere, che una scuola di qualità deve garantire l’uguaglianza delle opportunita'”. Lo hanno affermato in una dichiarazione i vicecapogruppo di Scelta Civica a Montecitorio, Antimo Cesaro e Bruno Molea.
20.12 “Questo disegno di legge rispecchia la visione di Paese che anima il Governo e che sta trovando realizzazione in tutti i suoi provvedimenti. Stanno costruendo una Repubblica a liberta’ limitata, dove il dissenso viene silenziato e la critica liquidata come propaganda del nemico, dunque vorrebbero anche una scuola asservita. La riforma dell’istruzione, invece, dovrebbe essere largamente condivisa, in primis con gli studenti e gli insegnanti, e invece si sceglie la strada dell’approvazione unilaterale”. Lo hanno affermato in in una nota i deputati ex M5s di Alternativa Libera.
20.28 Riprende alla discussione in aula. Accorato intervento dell’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. A cui risponde l’onorevole Manuela Ghizzoni: “Strano il mondo, adesso lei difende i precari”
21.03 Continua la discussione alla Camera sugli emandamenti all’articolo 10
21.41 Alla Camera interviene anche Gianni Cuperlo, componente della minoranza Dem del PD
22.06 Prosegue nell’aula della Camera l’esame del Ddl scuola: dopo aver approvato l’articolo 9, quello che attribuisce ai presidi il potere della “chiamata diretta” degli insegnanti dei propri istituti, i deputati sono impegnati nel voto sull’articolo 10 che prevede un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di nuovi docenti dal prossimo anno scolastico. Il via libera all’articolo 10 è previsto in ‘notturna’: la seduta dovrebbe continuare sino alle 24. La discussione riprenderà martedì mattina per chiudersi mercoledì all’ora di pranzo con il voto finale
22.40 Prosegue l’esame dell’articolo 10 con le votazioni sugli emendamenti
23.45 La seduta è tolta. Si riprende marted alle ore 9.00 con l’articolo 10