“La pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza”. Così il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa conclusiva della riunione del Consiglio europeo, l’Eurosummit di Bruxelles.
Tra gli argomenti discussi all’Eurosummit, Draghi riferisce della questione vaccini e precisa: “Il vaccino Sputnik, forse non otterrà mai l’ok dell’Ema.”
E sempre sull’Ema: “L’ultimo anno ha visto una certa difformità di pronunciamenti tra l’Ema e le autorità nazionali, anche in relazione al fatto che tutti noi apprendevamo in corso d’opera, però si è vista una notevole confusione. L’Ema credo abbia bisogno di essere rafforzata anche per esercitare quei poteri che le spettano”.
Sulla variante Delta e sulla gestione della pandemia: “In Italia si deve continuare con vigilanza e con una efficace campagna vaccinale, ma anche aumentando i test e i tamponi e individuando per tempo i focolai nelle regioni. In Inghilterra questa variante sta creando incertezza nella ripresa economica. Soprattutto in vista dell’autunno, quando riapriranno le scuole, dobbiamo essere pronti, non vogliamo ritrovarci nella stessa situazione dello scorso anno. Dopo un anno dobbiamo pur avere imparato qualcosa!”
E chiarisce la posizione italiana sulla Russia: “La Russia è un attore importante, non può che essere un interlocutore attivo in tema di mercati e sul clima, bisogna mantenere il dialogo ma occorre essere franchi e che da parte russa si facciano dei progressi, specie in relazione alla violazione dei diritti umani. Cooperazione ma franchezza.”
Sulla questione migranti il Presidente informa che si sta lavorando su un accordo sui migranti che dovrà essere bilaterale o trilaterale. “Oggi l’obiettivo era di ottenere un coinvolgimento significativo e massiccio dell’UE nelle zone del nord Africa e del centro Africa che manifestano instabilità -spiega il Premier – con un’attenzione particolare ai territori della Libia. Il testo ottenuto con i vari partner è molto impegnativo”.
Alcuni degli obiettivi siglati nel documento: la partnership e la cooperazione con i Paesi di origine e di transito; una politica che dovrà riguardare tutte le rotte migratorie; un’opera di sradicamento del contrabbando degli esseri umani; cooperazione nei processi di search & rescue.
E conclude: “No strumentalizzazione dei migranti per ragioni politiche”.
“Puntare sugli investimenti che faranno diversa la nostra società, investimenti sulla transazione ecologica, sull’Istruzione, sul capitale umano”. Se questi investimenti saranno fatti bene porteranno più produttività. Nel lungo periodo potremo ridurre il debito e produrre meno disallineamenti rispetto alle politiche economiche e fiscali dell’UE, sostiene il Presidente.
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