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Il ministro dell’Istruzione Valditara parla delle linee programmatiche della scuola – RIVEDI LA DIRETTA

Giovedì 15 dicembre, alle ore 13, presso l’Aula Convegni di Palazzo Carpegna, al Senato, le Commissioni riunite Cultura di Senato e Camera svolgono il seguito dell’audizione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sulle linee programmatiche del suo dicastero.

Il ministro continuerà il suo intervento iniziato mercoledì 30 novembre in cui ha parlato di valorizzare le competenze del corpo docente, denatalità, docenti tutor e del suo impegno di aumentare il numero di docenti di sostegno.

“La scuola dev’essere di tutti. Occorrono strategie efficaci per il contrasto alla dispersione scolastica. Educazione motoria e sportiva: occorre mettere in atto azioni efficaci a partire dalla scuola primaria. Contrasto al bullismo e cyberbullismo: rafforzeremo l’azione contro questi fenomeni molto frequenti nel post pandemia. Obiettivo avere un clima di convivenza civile e di rispetto” ha poi aggiunto Valditara.

Ecco il messaggio di Occhiuto (Fi): “Valditara, lei parlava di scuola che si adatta, che è luogo di socialità, un laboratorio permanente, flessibile. Anche gli edifici scolastici devono adattarsi al nuovo corso, ad una scuola con più socialità, che viene incontro alle singole esigenze degli individui, aperta alle novità. Si parla oggi di edifici laboratori, si trasforma anche il modo di insegnare come nei paesi europei. Una scuola che ha bisogno di caratteristiche legate alla salubrità, la sicurezza, la sostenibilità. Si parla oggi di una scuola con attrezzature sportive. Perché non immaginare un modello nuovo di concepire la scuola in cui anche i docenti vengono formati a questo nuovo tipo di rapporto con gli alunni?”.

“Spesso i ragazzi, se pensiamo al digitale, sono molto più avanti dei docenti. Ci sarà una stagione con tante risorse con le quali rinnovare gli edifici. C’è la questione della riduzione delle istituzioni scolastiche. Spesso si sono verificate situazioni con molti reggenti e i dirigenti si trovavano ad avere compiti amministrativi raddoppiati. Oggi c’è la possibilità di ridurre queste reggenze. Auspico che ci sia la possibilità di aumentare il numero di dirigenti da subito e diminuire i compiti burocratici per loro, che non consentono loro di ragionare nei termini dell’innovazione”.

Ecco il messaggio di Boschi (Italia Viva): “Segnalo alcune perplessità al ministro, che comunque ha portato avanti in tempi rapidi la chiusura del contratto docenti. Ci preoccupa che per una piccola parte le risorse vengano dal fondo per la valorizzazione dei docenti, fondo ridotto dopo Draghi. Noi non abbiamo fatto una battaglia contro la denominazione ‘merito’, ma ci chiediamo se riguardi anche i docenti e non solo gli studenti, e se si immagina una carriera per i docenti nonché una carriera differenziata alle funzioni che possa riguardare l’attività di orientamento degli studenti e altro. Chiediamo l’eliminazione della differenziazione dei docenti di scuola primaria con gli altri. Chiedo inoltre come si intende procedere sul tema della carta docente, ci preoccupa il fatto che questa risorsa venga fornita anche ai docenti precari. La sottosegretaria Frassinetti ha risposto a proposito dei tagli alla scuola; ci ha preoccupato l’idea che si persegua sulla strada dei tagli. Ci pare di capire che verranno confermati. Siamo preoccupati su quanto detto sul tema dei concorsi, anche quelli dei dirigenti. A proposito del Rdc, finché esiste, speriamo che chi accede agli Its non ne perda i benefici. Chiedo inoltre come intende procedere sull’alternanza scuola lavoro”.

Ecco l’intervento di Bucalo (FdI): “Ringrazio il ministro, finalmente ha avuto la forza di riportare al centro dell’agenda politica la scuola. Per la prima volta un ministro ha il coraggio di iniziare ad attuare ciò che è scritto nell’art 34 della Costituzione, il merito. Si parla di selezione come disuguaglianza. Ma in questi anni cosa è stato fatto? La scuola è stata nell’oblio. La scuola ha vissuto nell’inefficacia. Capisco che la parola merito fa paura. La scuola deve preparare i nostri giovani ad un mercato che chiede professionalità senza lasciare nessuno indietro, con istituti adeguati e curricula adeguati. Parlano di merito contro l’inclusione. Eppure non si parlato in questi anni di didattica inclusiva, è cronica l’assenza di figure specializzate per il sostegno”.

“Merito è anche avere un contratto dignitoso a chi lavora nella scuola. Lei ci è riuscito. Merito è non disperdere le professionalità già formate, mi riferisco agli idonei del Concorso Straordinario Bis. Merito è dare giustizia a chi ha fatto il concorso da dirigenti nel 2017. Non vogliamo sanatorie, ma giustizia. Mi auguro che lei finalmente riuscirà a dare valore alla scuola, con fatti e non slogan”.

Ecco l’intervento di Amato: “Lei ha parlato di merito e di umiliazione, di lavori socialmente utili. Il problema non è che lei queste cose le abbia dette, ma che le abbia pensate. Che ne pensa sull’autonomia differenziata?”.

Ecco l’intervento di Cangiano (FdI): “Abbiamo riconosciuto l’attenzione del suo dicastero rispetto al corpo docenti, anche in termini di dignità, che urge attribuire già dal loro status giuridico, superando la figura del docente precario e della roulette russa dell’algoritmo. Per quanto riguarda le Gae la situazione è paradossale, alcuni aspiranti docenti rimangono in graduatoria per anni. Cosa si può fare?”.

Ecco l’intervento di D’Elia (Pd): Credo che la scuola debba svolgere un ruolo importante nel campo del bullismo e dell’educazione alla sessualità”.

Ecco l’intervento di Sasso (Lega): “Sono successe tante cose. Il Governo in meno di due mesi è riuscito a rinnovare il contratto, dopo otto anni. Il nostro personale ha percepito l’aumento con la tredicesima. Può sembrare una cosa normale, ma non lo è stato negli scorsi anni. Evidenzio che è nato il piano dell’edilizia scolastica. Questo Governo ha agito per rinnovare gli edifici, vetusti in molti casi. Facciamo in modo che ci sia un iter rapido. Mi interessa molto la sua attenzione per gli insegnanti di sostegno. Purtroppo lei ha un’eredità di insegnanti di sostegno non specializzati. Diamo concretezza: le università devono aumentare i posti per l’abilitazione al sostegno. L’educazione motoria non è da sottovalutare. Spesso le ore di motoria che fanno gli studenti sono poche. Non volevo tornare sul merito, però mi chiedo davvero tra i colleghi chi abbia ancora timore di questo concetto. Mi chiedo se chi lo critica si è posto il problema di chiedere ai docenti e ai dirigenti cosa ne pensano. Molto spesso chi parla di scuola non ha mai messo piede in una scuola. Dare un segnale al proprio personale passa anche dalla retribuzione. Mi sarei aspettato dall’opposizione una maggiore unità, e invece no. Vi assicuro che i docenti sono tutti d’accordo con lei, ministro. Dobbiamo cercare di dare autorevolezza ai docenti. Mi aspetto per il bene dei nostri studenti che nella riforma del reclutamento ci sia anche un controllo psicoattitudinale per i docenti. Ritengo che la cattedra debba essere occupata da un professionista e chi lo fa per passione, da chi è portato”.

Ecco l’intervento di Grippo (Italia Viva): “Dobbiamo intervenire sull’aspetto delle infrastrutture. Due scuole su tre non sono accessibili ai disabili. Bisogna intervenire sui bagni a norma, sugli ascensori servoscala, molte scuole non hanno segnalazioni visive per studenti con sordità. Volevamo sapere se e come si intende intervenire. Nel Pnrr ci sono le risorse per fare ciò. Vogliamo sapere cosa si sta facendo in merito per l’adeguamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ci sono anche esigenze di irrobustire i finanziamenti per irrobustire le funzioni di sostegno della scuola, le figure di supporto degli enti locali”.

Ecco l’intervento di Guidi (Noi Moderati): “Sono contento e rasserenato del fatto che si parli di disabilità a scuola. Tutto è utile e indispensabile. Il problema vero è che manca spesso la professionalità, in cui credo molto.

Ecco l’intervento di Dalla Chiesa (Forza Italia): “Una studentessa di 13 anni si è tolta la vita di recente, era stata bullizzata. Il cellulare è diventato uno strumento anche di morte. Qual è la sua proposta sul problema del cyberbullismo e dei cellulari in classe? Il bullismo sta devastando il Paese, è amplificatore di violenza, di mancanza di rispetto”.

Ecco l’intervento di Aloisio (M5S): “Le scuole aperte sono importantissime. Quale buon momento per utilizzare più strutture e renderle aperte? Secondo Cittadinanzaattiva il 58% delle scuole non è sicuro dal punto di vista antisismico. Le scuole sono vecchie e rischiose. I numeri delle scuole italiane fanno ancora impressione, ci sono spesso episodi di crolli. Condivide queste preoccupazioni? Come agirà?”.

Ecco l’intervento di Latini (Lega): “Mi focalizzo su innovazione didattica: sono contenta dell’intenzione di valorizzare gli studenti e di adattare le scuole agli studenti. Educare significa tirar fuori i talenti, le inclinazioni degli studenti. Occorre formare gli insegnanti, che devono essere all’altezza”.

Ecco l’intervento di Manzi (Pd): “Mi sento di proporre il tema dell’alleanza tra studenti e famiglie: mi piacerebbe si chiami dell’inclusione e della lotta alle disuguaglianze. Nessuno di noi è contro il merito. La scuola è un diritto, è aperta a tutti. Impegnarsi per la lotta alle diseguaglianze è un principio fondamentale. Non è solo condizione di garantire pari condizioni di partenza, ma garantire durante il viaggio scolastico di che si costruiscano cittadine e cittadini con pari opportunità. L’obiettivo del merito in realtà soffre di limiti: sono stati fatti tagli ingenti nella manovra, ci piacerebbe conoscere il pensiero del ministro relativo agli emendamenti. Non posso non notare il tema del dimensionamento, segnaliamo un allarme: il modo in cui gli obiettivi del Pnrr vogliono essere raggiunti non ci convince. Ricordo anche il fatto che i docenti abbiano avuto un aumento. Ma in legge di bilancio mancano i 300 milioni a loro destinati, che probabilmente saranno proprio estratti dal fondo per la valorizzazione del merito dei docenti. Ci sembra una contraddizione. Per noi è importante anche il cyberbullismo, per noi bisogna intervenire sulla prevenzione rispetto, anche, al disagio. Ci piacerebbe avere delle proposte sul sostegno psicologico degli studenti. Chiedo anche delucidazioni sul tema dell’editoria scolastica, da più parti si chiede il ripristino di un tavolo comune. Ci viene segnalato anche il mancato pagamento delle carte docenti. Ci interessa anche il tema delle palestre. Si recupereranno i progetti ad esse relativi?”.

Ecco l’intervento di Caso: “Lei dice di ripristinare l’autorevolezza dei docenti. Il vero rispetto però viene dalla capacità di un docente di farsi ammirare piuttosto che temere. Dobbiamo far sì che gli studenti vogliano imparare e non siano obbligati. Vogliamo l’introduzione di uno psicologo nelle scuole, non di un docente tutor che ne fa le veci. L’orientamento per lei è fondamentale, ma bisogna capire cosa appassiona i figli e non che mestiere vorrebbero fare. Sul merito, più se ne parla più sembra meno chiaro cosa si vuole fare. Bisogna limitare le classi pollaio, in quel caso davvero si può fare una buona didattica”.

Ecco l’intervento di Di Maggio: “Vorrei sottoporre alla sua attenzione l’istituzione del Liceo del Made in Italy. Cosa si intende fare? Potrebbe diventare un motore propulsore per i nostri giovani

Il discorso di Valditara

Ecco la risposta di Valditara: “Ritengo che discutere di questi temi sia fondamentale. Ritengo sia importante introdurre l’idea di serenità, i docenti e gli studenti devono essere sereni. Fondamentale è l’idea di autorevolezza, l’idea di scuola intelligente. Abbiamo individuato cica 1 miliardo di euro nelle pieghe del bilancio destinate all’edilizia scolastica. Il problema della sicurezza è centrale. Perché quei pochi interventi duravano tanto? A causa delle norme che rendono lungo il percorso. Intendo arrivare alla sburocratizzazione, alla semplificazione di queste norme. Abbiamo subito stanziato 700 milioni di euro proprio per laboratori Its”.

“Ritengo che in costanza di stipendi così modesti e poco dignitosi fosse importante trasferire tutte le risorse possibili sul più importante aumento contrattuale degli ultimi anni più che investire sulla valorizzazione. Vogliamo arrivare a un aumento di 124 euro per i docenti. Il tema del taglio agli asili? Facciamo un taglio relativamente modesto a fronte di aumenti considerevoli. In realtà nel 2023 il taglio sarà assai contenuto. Il fondo 0-6 in realtà è finalizzato a tre obiettivi: le rette, l’edilizia, la formazione docenti”.

“Ritengo che l’alternanza scuola lavoro sia fondamentale, dobbiamo fare una riflessione; è uno strumento diffuso in tutti i paesi Ocse”.

“Il merito: ho sempre sottolineato che intendo per merito la valorizzazione dei talenti. I dati sono impressionanti: per Bankitalia l’ascensore sociale ha funzionato benissimo dagli anni 50 al 1975. Siamo tornati indietro, è quella attuale la scuola classista. Da qui una serie di interventi: l’idea di una personalizzazione dell’insegnamento, della centralità dell’orientamento. I ragazzi devono conoscere le proprie prospettive occupazionali. L’orientamento non è solo una lettera, è una scuola al servizio delle famiglie e degli alunni per consentire di fare una scelta consapevole. Daremo importanza anche al tema delle borse di studio”.

“Come rimediare agli atti di bullismo, che sono persecuzioni sistematiche? Queste portano alla diminuzione dell’aspettativa di vita, all’insuccesso scolastico. I lavori socialmente utili sono previsti dal nostro ordinamento, dallo statuto degli studenti del 1998. Spesso non ci sono le condizioni per poterli applicare”.

“L’umiliazione? Risentite il mio intervento, ho usato il riflessivo ‘umiliarsi’, proprio della cultura cristiana. Il ragazzo deve accettare la sanzione, deve riconoscere di avere sbagliato, mettere dei limiti al proprio io. Bisogna essere seguito. La bocciatura non è adeguata. Dobbiamo aiutarlo con i lavori socialmente utili. Questa è la sfida vera che va nella valorizzazione della persona. Ritengo che bisogna che ci sia un docente tutor, che si occupi di chi deve accelerare. Il bullo va aiutato. Ho parlato dell’importanza di un aiuto psicologico, di un dialogo con le famiglie, che devono essere responsabilizzate”.

“Dimensionamento. Non ho mai parlato di scuole secondo il reddito e diversità di trattamento tra docenti. Non chiudiamo nessuna scuola come plesso. Si tratta di intervenire sugli enti giuridici, interveniamo sulle reggenze. Chi ha reggenze deve fare due bilanci: eliminandole e concentrandole il dirigente avrà un solo bilancio da fare. Abbiamo attribuito delle funzioni ai revisori di conti che oggi sono svolte sui dirigenti”.

“Insegnanti di sostegno. Voglio fare una riforma del sostegno, ogni docente di sostegno deve far emergere i talenti presenti in ogni ragazzo. I ragazzi hanno necessità di docenti che non cambiano negli anni. Oggi le università non sono in grado di fornirci le abilitazioni necessarie. Chi va a fare un lavoro così delicato e prezioso deve avere un’adeguata qualifica”.

“Valutazioni psicoattitudinali? Il docente tutor avrà una funzione di coordinamento e una preparazione pedagogica”.

“Cellulari. La circolare di Fioroni li vieta tout court. Non si tratta di bandirli dalla scuola, ma di far sì che in classe si instauri un clima di rispetto e di collaborazione con il docente. Se si usa il cellulare per chattare e non a fini didattici è evidente che non è una cosa buona, il cellulare diventa contro l’interesse di chi lo usa, ne impedisce l’apprendimento. Prevenire è fondamentale, lo si fa seguendo lo studente in difficoltà. Il docente tutor deve essere pagato di più, proprio in virtù della sua preparazione. Non è la scuola della punizione, non è l’unico strumento di intervento, c’è innanzitutto la prevenzione”.

“Carriera alias? Ci stiamo riflettendo, è un tema molto delicato. Scuole aperte? Sono d’accordo. Ho previsto ulteriori risorse proprio per la riqualificazione delle scuole”.

“Editoria. Ci sono troppe famiglie disagiate che non ricevono i libri di testo, il problema è nella distribuzione regionale. Ho creato un tavolo di lavoro che mette insieme editori, librerie e i nostri tecnici per finanziare il sostegno alle famiglie disagiate”.

“Va trasformata l’idea di valorizzazione dell’intelligenza pratica, non conta solo quella astratta. Its siano un canale di serie A”.

Laura Bombaci

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