Categorie: Politica scolastica

Dirigenti che scelgono i docenti: la novità parte da subito

Se tutto procederà come Renzi e Giannini prevedono, gli albi territoriali dai quali i dirigenti scolastici potranno scegliere i docenti ritenuti più adatti al Piano dell’offerta formativa della propria scuola  entreranno in funzione già a partire dal prossimo settembre.
Su questo punto il comma 13 dell’articolo 2 del DDL è chiaro: “Per l’anno scolastico 2015-2016, il dirigente scolastico individua i docenti da destinare all’organico funzionale della Istituzione scolastica di riferimento, scegliendoli dal ruolo di cui all’articolo 7, a seguito di immediata predisposizione di una ipotesi-stralcio di Piano per l’offerta formativa, redatta di concerto con il Collegio dei docenti e sentito il Consiglio di Istituto”.
Per inciso va anche detto che questa disposizione, non appena diventerà legge, porrà a capo delle istituzioni scolastiche un preciso obbligo che – se non assolto – potrebbe dare origine a complesse forme di contenzioso (ma su questo ci torneremo in un prossimo articolo).

 

{loadposition eb-pof}

 

Sempre a proposito di assegnazione dei docenti alle scuole va ricordato quanto previsto dal comma 14 dell’articolo 2: “L’insegnamento della lingua inglese alla scuola primaria è assicurato utilizzando, nell’ambito delle risorse finanziare o di organico disponibili, docenti madrelingua o abilitati all’insegnamento nella relativa classe di concorso in qualità di specialisti, ovvero mediante il ricorso alla fornitura di appositi servizi”.
Così scritta la disposizione non è per nulla chiara perchè sembra voler dire che l’insegnamento dell’ inglese potrà essere impartito: 1) da un docente di madre lingua oppure 2) da docente abilitato in qualità di specialista 3) da esperto assunto anche al di fuori della amministrazione scolastica.
I dubbi sulla effettiva applicabilità della norma sono tanti. Oltretutto, poichè la norma (come ogni disposizione di legge è cogente e non derogabile) sorge una domanda: ma chi attualmente insegna inglese senza essere specialista (e di docenti in queste condizioni ce ne sono davvero tanti) potrà continuare a farlo? La soluzione sarà come al solito molto “all’italiana”: siccome sarà impossibile reperire docenti specialisti o di madre lingua e siccome difficilmente la scuola disporrà di risorse per stipulare appositi contratti di prestazione d’opera, tutto continuerà esattamente come prima con buona pace dei sogni di Renzi e Giannini.

 

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Cosa vuol dire essere insegnante? Dal rapporto agli alunni quello con genitori e colleghi: come insegnare soddisfatti

Essere insegnante significa guidare gli alunni con empatia e pazienza, costruendo un rapporto di fiducia.…

23/11/2024

Parma, Capitale europea dei giovani 2027

Parma sarà la Capitale europea dei giovani per il 2027, così come ha decretato  l’European youth…

23/11/2024

Scontri fra polizia e studenti alla Sapienza

Proprio ieri all’università La Sapienza di Roma scontri tra Collettivi studenteschi, che si definiscono autonomi di…

23/11/2024

Black Friday già iniziato alla Tecnica della Scuola: sconti del 20% sui corsi, ecco come approfittarne

Come abbiamo scritto, è tornato il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare di…

23/11/2024

Docenti di sostegno senza abilitazione, come riuscire svolgere bene il proprio ruolo? Il percorso specifico

I docenti di sostegno senza abilitazione affrontano sfide complesse, ma è possibile svolgere al meglio…

23/11/2024

Scuola digitale e formazione del personale: i corsi adatti alle esigenze degli istituti

Il decreto ministeriale n. 66 del 2023 ha destinato 450 milioni di euro a favore…

23/11/2024