Home Personale Dirigenti Licei Musicali al Miur: “non private le scuole delle loro professionalità”

Dirigenti Licei Musicali al Miur: “non private le scuole delle loro professionalità”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera indirizzata al Ministero da parte dei Dirigenti dei Licei Musicali, che chiedono tutele in vista del prossimo concorso docenti.

Gentile Ministro, Gentile Direttore Generale, Gentile Dirigente, desideriamo sottoporre alla Vostra attenzione la situazione estremamente critica e pericolosa cui andranno incontro i Licei musicali a seguito dell’ indizione del concorso a cattedre 2016.

I Licei musicali sono stati istituiti nell’a.s. 2010/11 e da quel momento, o anche da prima in alcuni casi di sperimentazione, i docenti in possesso di specifici titoli di studio, artistici e di servizio hanno dato vita a quello che possiamo considerare veramente la pratica della ‘Buona Scuola’. Hanno cioè costruito una scuola che non aveva precedenti in Italia e che si discostava notevolmente nelle finalità formative, negli obiettivi e nei criteri didattici dai vecchi Conservatori di Musica e dai più nuovi Istituti AFAM. 
Quei docenti costituiscono oggi il cuore pulsante dei nostri Licei musicali e ne garantiscono il funzionamento, alla ricerca costante del miglioramento dell’offerta formativa. 

Bandire un concorso a cattedra per i posti occupati da quei docenti (al quale gli stessi non possono partecipare perché nella maggior parte dei casi si tratta di docenti di ruolo nella Scuola Media) è non solo ingiusto per sé, ma è anche e soprattutto deleterio per i nostri Licei musicali che vedranno polverizzarsi quelle competenze affinate sul campo e saranno costretti a riorganizzare le proprie fila partendo da zero. 
Se La Buona Scuola è la scuola che premia il merito allora è questo il momento di premiare quei docenti che hanno avuto il merito di far nascere e condurre per mano nei suoi primi passi il Liceo musicale. E’ assolutamente impensabile e inaccettabile che i Licei Musicali vengano privati delle professionalità che li hanno costruiti, e che migliaia di studenti si trovino improvvisamente senza i loro docenti, interrompendo un percorso di formazione che in alcuni casi (classi quarte e quinte), è nella fase conclusiva.

Già in passato il mondo della Scuola si è trovato nella necessità di far fronte a situazioni contingenti, atipiche, di valorizzazione del merito “sul campo” che scaturivano, per citarne alcune, dal raddoppio delle ore di Ed. Musicale nella scuola media e dal conseguente inserimento nel mondo della scuola di personale anche privo del titolo di studio o dalla riconduzione ad ordinamento delle scuole medie sperimentali ad indirizzo musicale. In quei casi l’Amministrazione ha saputo far fronte alle carenze normative e ha dato una risposta forte e rassicurante, al personale precario o a diverso titolo utilizzato, dapprima con l’art. 44 della legge 270/82 e poi con la L. 124/99. 
Con la prima si immetteva in ruolo il personale che aveva prestato servizio con il prescritto titolo di studio o si manteneva in servizio chi non lo aveva ancora acquisito; con la seconda si istituivano le nuove classi di concorso di strumento musicale nella scuola media e si immetteva nei nuovi ruoli tutto il personale docente, precario o di ruolo per la cl. di concorso Ed. Musicale, che aveva insegnato negli anni della sperimentazione.

Auspichiamo che anche in questa occasione, in seguito alla creazione delle nuove classi di concorso specifiche per i Licei musicali, non venga dispersa la professionalità acquisita dai docenti precari o di ruolo e utilizzati, ed essi vengano mantenuti in servizio sulle cattedre che attualmente occupano. 
Sono i Dirigenti dei nuovi Licei musicali che lo chiedono, sono tutti i docenti attualmente in servizio, sono gli studenti che hanno la necessità di mantenere per tutto il loro percorso scolastico i maestri che li stanno formando alle professioni musicali.”