Categorie: Estero

Dirigenti pubblici, arriva il riordino del sistema di reclutamento

Il reclutamento dei dirigenti pubblici è destinato a rinnovarsi, attraverso una selezione più rigorosa e attenta al merito. L’annuncio è arrivato, il 21 marzo, direttamente dal ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Il quale, dopo aver parlato di una fase nuova per una pubblica amministrazione di qualità, ha sottolineato che grazie al regolamento di riordino del sistema di reclutamento e formazione e delle scuole pubbliche di formazione “si apre anche un canale che consentirà sempre più di selezionare la migliore classe dirigente del paese”.
Il nuovo regolamento “va proprio in questa direzione in quanto viene definito un sistema coordinato per selezionare i giovani più meritevoli per l`accesso alla carriera dirigenziale nella pubblica amministrazione”.
Ma in cosa consiste il nuovo piano selettivo dei dirigenti pubblici del futuro? Ogni anno ci sarà un certo numero di posti disponibili per concorsi banditi dalla nuova Sna, Scuola nazionale dell`amministrazione, e dalle altre scuole della pubblica amministrazione.
È stato inoltre definito un meccanismo per definire le esigenze formative dei dipendenti pubblici in modo da utilizzare nella maniera più efficiente le strutture e le competenze delle scuole pubbliche di formazione. “E` un provvedimento che parte dalla spending review ma costituisce una riforma organica dell`intervento pubblico in questo settore”, ha concluso il ministro Grilli.
Certo, la futura scelta dei dirigenti scolastici non verrà intaccata più di tanto da questa ventata di novità, relativa agli altri comparti pubblici. Per fare il capo d’istituto dovrebbe infatti permanere l’obbligo, oltre che del possesso della laurea (ma lo stesso vale per gli altri settori della P.A.), di aver svolto almeno un periodo (sempre 5 anni?) di insegnamento. Una richiesta, riguardante il pregresso professionale, che quasi mai viene fatta per accedere ai concorsi degli altri dirigenti.
Di sicuro, però, il regolamento di riordino del sistema di reclutamento e formazione lascerà qualche traccia anche a livello di scuola. Anche perché le forti polemiche conseguenti all’ultima selezione (sia preliminare, sia per lo svolgimento degli scritti) dei presidi, hanno messo a serio rischio la credibilità delle operazioni selettive avviate nell’ottobre del 2011. Ma il cui esito finale rimane ancora in bilico, a seguito dei tanti ricorsi (evidentemente non del tutto infondati…) presentati da un nutrito numero di candidati esclusi.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Concorso PNRR 2024, la riserva del 30% dei posti è indipendente dalla modalità di accesso. Ecco con quali requisiti si entra in questa riserva.

Una domanda arrivata alla nostra redazione, ci impone di fare un chiarimento importante sul 30%…

23/12/2024

Giorgia Meloni in Lituania, il siparietto: “Cito spesso ‘Il Signore degli Anelli’ ma non è l’unico libro che ho letto, giuro”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…

23/12/2024

Sicilia Express, 29 euro anziché 200 per tornare casa per Natale. Un precario: l’ho saputo grazie ad un influencer

Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…

23/12/2024

Susanna Tamaro: “C’è da fare un bel lavoro nelle scuole. Bisogna tornare all’alfabetizzazione, scrivere a mano”

La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…

23/12/2024

Piattaforma concorsi e procedure selettive, si utilizza per presentare le domande per i concorsi scuola: come accedere e quali istanze sono aperte

In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…

23/12/2024

Roberto Colletti, docente nella scuola secondaria 21 anni: “Tanti mi scambiano per un allievo” – INTERVISTA

Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…

23/12/2024