Sono state definitivamente sbloccate le assunzioni dei dirigenti scolastici vincitori del concorso che si sta concludendo nella maggior parte delle regioni italiane.
Lo rende noto l’Anp che in una propria rielaborazione propone anche alcuni dati interessanti.
Sempre secondo l’Anp il Consiglio dei Ministri avrebbe anche formalmente approvato il provvedimento proprio nella seduta del 10 agosto.
I numeri forniti dal Ministero dell’Istruzione parlano chiaro: a fronte dei 2.386 posti messi a concorso le assunzioni autorizzate saranno, per il momento, 1.200 e quindi poco più della metà.
I motivi sono presto detti: in alcune regioni importanti (Sicilia e Campania) il concorso non si è ancora concluso, mentre in diverse altre per effetto dei piani di dimensionamento i posti disponibili sono diminuiti.
La situazione più paradossale si verifica in Calabria, dove tutti i 108 posti messi a concorso sono stati di fatto riassorbiti dalla riorganizzazione della rete scolastica.
In Puglia i 236 posti si sono ridotti a 35, in Sardegna si passa da 87 a 16 e nel Lazio da 215 a 77.
Un ritocco significativo si registra anche nel Veneto dove si passa da 155 a 115.
Le uniche regioni in cui le assunzioni corrisponderanno esattamente ai posti previsti dal bando sono il Piemonte (172 posti), la Lombardia (355) e l’Emilia Romagna (153).
Si tratta, in definitiva, delle regioni dove il dimensionamento della rete scolastica era stato avviato già negli passati, tanto che il numero medio di alunni per istituzione scolastica era già particolarmente elevato anche prima dell’entrata in vigore delle norme del luglio 2011.
Va segnalato che il decreto ministeriale prevede anche il trattenimento in servizio di 132 dirigenti scolastici: 48 in Lombardia e altrettanti in Sicilia, 9 in Piemonte, 7 in Emila Romagna e qualche unità in poche altre regioni.