La retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti scolastici è stata sbloccata: ora ai presidi sarà possibile corrispondere risorse aggiuntive.
Il risultato è stato raggiunto in Conferenza di Servizi il 4 agosto e reso pubblico il giorno dopo dal Miur, attraverso un comunicato che fa riferimento all’impegno dovuto dalle maggiori responsabilità previste dalla legge 107 “Buona scuola”.
Con la riforma – scrive il ministero dell’Istruzione – il fondo unico per la retribuzione di risultato e posizione dei dirigenti è stato incrementato in modo permanente di 26 milioni (lordo dipendente) a decorrere dal 2016. Grazie a un’ulteriore erogazione straordinaria, il finanziamento per il 2015/2016 è stato di 163 milioni (lordo dipendente), il più alto mai stanziato. Nel 2014/2015, prima della Buona Scuola, era pari a 114 milioni.
Nei mesi scorsi il Miur aveva adottato specifici provvedimenti per sbloccare i pagamenti, fermi dal 2012/2013.
Con la Conferenza di ieri si chiude l’iter per poter procedere anche con i contratti integrativi locali e consentire ai dirigenti di avere, finalmente, le somme che gli spettano.
“Con la Buona Scuola i dirigenti scolastici sono investiti di nuove responsabilità a cui deve corrispondere il giusto compenso – dice il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini – con i provvedimenti varati quest’anno, in termini di risorse e strumenti, abbiamo valorizzato questa figura, che sarà al centro anche di una rinnovata formazione e di nuovi strumenti di valutazione. I dirigenti scolastici, insieme ai docenti, sono il motore dello spirito di innovazione e del cambiamento culturale proposto dalla Buona Scuola”.
La legge 107, aggiunge il sottosegretario Davide Faraone, “continua a prendere forma, superando ritrosie e ostacoli burocratici e amministrativi. Buone notizie arrivano per i dirigenti scolastici, figure professionali alle quali, con questa legge, abbiamo chiesto un forte impegno e sempre maggiori responsabilità. Abbiamo incrementato le risorse destinate a loro perché crediamo che il Paese abbia bisogno di scuole autonome e queste possono diventarlo soltanto grazie al lavoro di leader educativi, ‘guide’ coraggiose e intraprendenti. Un lavoro per il quale li ringraziamo e che vogliamo riconoscere”.
Sulla consistenza degli aumenti, da definire comunque in sede di contrattazione regionale, il Miur non fornisce indicazioni: nei giorni scorsi, tuttavia, i sindacati si lamentavano l’esiguità dei finanziamenti legati proprio a retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti scolastici. Appena disponibili dei dati più dettagliati, ne daremo notizia.
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